Classificazione virus letali per l’uomo e come difendersi

I virus letali sono una delle più grandi preoccupazioni in materia di sanità.

Si tratta di micro-organismi capaci di causare malattie mortali per essere umani e animali.

Sebbene esistano milioni di virus alcuni sono noti per avere un alto tasso di mortalità e per aver causato epidemie che hanno avuto un impatto significativo sulla salute pubblica a livello mondiale.

In questo articolo, esploreremo i virus più letali al mondo e vedremo come la classificazione di tali virus può aiutare gli esperti a sviluppare strategie per combattere le malattie che causano.

Ti stai chiedendo cosa si intende per virus letali?

La parola “virus” deriva dal latino e significa “veleno”, mentre per letale si intende un virus che in percentuale ha causato la morte di molte persone.

Questi numeri possono variare in base a molteplici fattori come l’età dell’individuo infetto, la salute generale e la presenza di altre malattie o condizioni mediche preesistenti. In generale, la letalità di un virus per l’uomo è molto alta e in alcuni casi può superare il 90%.

I virus letali possono essere delle infezioni causate da virus, batteri, funghi e protozoi. Questi si trasmettono da una persona all’altra attraverso il contatto con gli oggetti, gli animali o l’aria.

Tuttavia, è importante ricordare che tutti i virus letali sono diversi tra loro.

Alcuni sono più facili da trasmettere curare mentre altri possono essere più difficili da trattare. Per questo motivo, è fondamentale conoscere la natura di ciascun virus e assicurarsi di essere adeguatamente informati sui rischi per la salute.

Ad oggi quando si parla di virus letali nella nostra mente appare l’immagine del Covid-19, della paura e della quarantena.

In realtà nel corso della storia sono stati parecchi i virus letali. Vediamo i più famosi.

10 virus letali nella storia dell’umanità

La classifica dei virus più letali nel corso della storia è:

  1. Peste;
  2. Influenza Spagnola;
  3. Ebola;
  4. Vaiolo;
  5. Aids;
  6. Febbre Gialla;
  7. Morbillo;
  8. Rabbia;
  9. Colera;
  10. Covid-19.

1) Peste

La peste è di sicuro il virus più letale nella storia dell’umanità. Risale agli albori dei tempi è conosciuta per essersi diffusa in tutta Europa e per aver provocato tra i Trecento e il Seicento 200 milioni di morti.

La peste è una malattia infettiva causata da un batterio che attacca le pulci e si trasmette all’uomo attraverso ratti e conigli.
Si racconta che si diffuse a causa di un topo infetto a bordo di una nave mercantile.

Esistono tre tipologie di peste:

  •     Bubbonica, si concentra prevalentemente nel sistema linfatico. Viene trasmessa all’uomo mediante la puntura di pulci o attraverso il morso di un roditore;
  •     Setticemica, di diffonde nell’apparato circolatorio raggiungendo ogni centimetro dell’organismo. Si trasmette nello stesso modo della peste bubbonica;
  •     Polmonare, si localizza nell’apparato respiratorio. Si trasmette mediante tosse e starnuti.

Purtroppo, ancora oggi la peste esiste in alcune regioni dell’Africa e Asia.

2) Influenza spagnola

Il virus “la spagnola” è chiamato così perché apparve in Spagna per la prima volta nel 1918. Si stima che provocò circa 50 milioni di morti di cui 375.000 solo in Italia. Tanto da essere considerata il più grande disastro sanitario della storia per il tasso di mortalità. Superando di gran lunga l’ebola.

I sintomi erano molto simili alla nostra influenza: febbre, mal di gola, naso colante, dolori muscolari e alle articolazioni, tosse secca, diarrea, nausea e insufficienza respiratoria acuta.

Nei casi più gravi i malati venivano colpiti da polmonite batterica che portava prima ad uno stato di delirio e poi al decesso in pochi giorni o addirittura in poche ore.

3) Ebola

L’ebola è nella classifica dei virus più letali non per il numero di persone contagiate quanto per la velocità di ucciderle.

Negli ultimi anni il numero di morti da ebola è di circa 2000 persone. Questo virus micidiale mangia tutto il corpo trasformandolo in un ammasso di semiliquido di particelle virali.

L’ebola agisce su tutti gli organi tranne sui tessuti duri del corpo umano, causa dei grumi di sangue nei vasi sanguigni provocando necrosi nel cervello, fegato, reni, testicoli e mammelle.

Si trasmette per il contatto con il sangue, secrezioni, organi o altri fluidi corporei di animali o persone.

L’unico motivo per cui questo virus non ha fatto una strage mondiale è che agisce così velocemente che non ha il tempo di essere trasmesso a un’altra vittima.

L’OMS ha dichiarato l’ebola la pandemia più complessa.

4) Vaiolo

Il vaiolo è una delle malattie più temute fino al Settecento quando è stato trovato il vaccino per debellarlo.

Ci sono documenti che testimoniano la comparsa di questo virus già nel 10.000 AC, ma questo virus letale è conosciuto perché tra il Cinquecento e il Novecento fu una delle malattie infettive più devastanti tanto da sterminare interi villaggi di indigeni.

Nel 1796 da Edward Jenner, medico e naturalista britannico, incuriosito dal perché gli allevatori di bovini riuscivano a sopravvivere al virus trova il vaccino.

Grazie a questa scoperta il vaiolo è stato (quasi del tutto) debellato. L’ultimo caso risale al 1977, ma l’autorità sanitaria mantiene alta la vigilanza.

5) Aids

L’Aids è il virus dell’Hiv famoso per essere trasmesso attraverso i liquidi biologici di persone come sangue, sperma e latte materno.

Si tratta di un virus molto particolare perché si insedia nel DNA e si replica. Attacca le cellule del sistema immunitario per indebolirle così da aumentare il rischio di infezione da altri virus o batteri.

Seppur siano state trovate cure per sopravvivere al virus sono ancora in corso le cure per eliminarlo completamente. Si stima che circa 50 milioni di persone al mondo sono affette di HIV specie Africa, dove si conta che 5 persone su 100 sono sieropositive.

6) Febbre Gialla

La febbre gialla è stato il primo virus mai scoperto. Conosciuta inizialmente come peste gialla per anni è stata considerata come una delle malattie più pericolose.

Si tratta di una malattia virale (spesso mortale) trasmessa dalle zanzare femmine delle regioni di Africa e Sud America. Entro 6 giorni dall’infezione si manifesta attraverso febbre, brividi, cefalea, dolori muscolari, nausea e vomito.

Se entro un paio di giorni dopo aver contratto il virus non viene debellato si insinuano altri sintomi come dolori addominali, ingrossamento del fegato, ittero, emorragie della pelle, delle mucose e dell’apparato digerente.

Il tasso di mortalità della febbre gialla è pari al 50% e nelle statistiche emerge un dato importante: i turisti non vaccinati sono più esposti al rischio.

L’OMS (L’Organizzazione Mondiale della Sanità) stima che ogni anno da 84.000 a 170.000 persone nel mondo contraggono la febbre gialla e che ne muoiano da 29.000 a 60.000.

7) Morbillo

Oggi molte persone non riconoscono il morbillo come una malattia pericolosa, ma in realtà dopo oltre 50 anni di vaccini resta la causa principale di mortalità infantile.

Sono più di 130.000 i bambini che ogni anno muoiono per i morbillo, specie in Congo, l’Etiopia, l’India, la Nigeria e il Pakistan.

In genere, colpisce bambini di età compresa tra 1 e 3 anni, dopo averlo contratto si diventa immuni per il resto della vita.

I sintomi più diffusi sono: tosse secca, naso che cola e congiuntivite. Dopo 3-4 giorni di aver contratto il virus appare un’eruzione cutanea composta da piccoli puntini rossi dietro le orecchie, sul vino e infine su tutto il corpo.

Il morbillo dura circa 15-20 giorni.

8) Rabbia

La rabbia è un virus con il 100% tasso di mortalità. Si trasmette dall’uomo agli animali come cani, pipistrelli, volpi e procioni attraverso il contatto con le mucose o con la cute ferita.

I sintomi più comuni sono febbre, cefalea e malessere generale. Dopo pochi giorni inizia a manifestarsi la rabbia furiosa e la paralisi. Si aggiungono inoltre stati d’animo di confusione, inquietudine e allucinazioni.

Nonostante nei Paesi occidentali ci siano vaccini per i bambini o da effettuare al momento dell’esposizione al virus i numeri contano ancora 40 mila morti all’anno. Il Paese con il maggior numero di vittime è l’India.

9) Colera

Il colera è un virus conosciuto per la prima volta nel diciannovesimo secolo. In Italia nel 1973 è iniziata la pandemia di colera.

Questa malattia attacca principalmente il sistema digerente, i sintomi principali sono: febbre alta, dolori addominali, vomito e diarrea con conseguente disidratazione del corpo.

Il virus si trasmette per feci e bocca sia in via diretta, ad esempio toccandosi con le mani infette la bocca, sia per via indiretta, ingerendo acqua o alimenti contaminati dalla feci.

Il virus colera oggi ha un tasso di letalità del 50%, in quanto oggi è una malattia molto rara nei paesi sviluppati.

10) Covid-19

Nel 2020 il Covid-19 è stato classificato come Pandemia. 

Si tratta di un virus comparso per la prima volta a dicembre del 2019 in Cina a Whuan e poi si è diffuso in 27 Paesi del mondo provocando oltre 25 milioni di morti. 

I sintomi variano da variante a variante, ma i più comuni sono: difficoltà respiratoria, dolori muscolari, perdita del gusto, inappetenza, febbre, mal di testa, mal di gola e tosse insistente.

In Italia il primo vaccino anti covid è arrivato a dicembre del 2020, oggi i vaccinati italiani della prima dose sono circa l’86%.

In sintesi, la classificazione dei virus più letali al mondo è un aspetto importante per comprendere le malattie virali e sviluppare strategie efficaci per combatterle. Nonostante il pericolo rappresentato da questi virus, la scienza e la tecnologia stanno facendo passi avanti nella lotta contro le malattie virali e nella prevenzione delle pandemie. La conoscenza dei virus più letali e la comprensione di come si diffondono e come si comportano è cruciale per prevenire e gestire le future epidemie e pandemie.

Pulizia e sanificazione di ambienti e locali pubblici dopo feste, party e altri eventi

Pulizia e sanificazione degli ambienti dopo un evento o una festa: come ci si deve comportare nel 2023? Valgono ancora le direttive anti-covid? In questo articolo scopriamo come essere in regola e star sicuri di aver fatto tutto a norma di legge.

 

Nel 2023, il covid e la pandemia che hanno attanagliato il mondo nella morsa dei numerosi lockdown, delle mascherine e dei centinaia di decreti e regole da seguire doveva essere solo un incubo passato. Invece, in qualche forma, è rimasto.

 

Il bollettino del coronavirus, a poche settimane dall’inizio dell’anno, segna già oltre 137mila casi segnalati e confermati. E questo fa tornare a galla un tema molto interessante: come attuare una pulizia di un locale dopo un evento in epoca covid?

 

Vogliamo condividere con te qualche riflessione proprio su questo tema.

 

Diventa chiara la necessità di utilizzare materiali utili alla sicurezza personale, prestare più attenzione negli ambienti pubblici e sanificare gli spazi in comune per proteggersi dal Covid-19 e altri virus.

 

Quali sono i metodi migliori per pulire e sanificare dopo una festa in casa o in un locale come un ristorante, un hotel oppure una struttura per eventi? Prima di rispondere a questa domanda, c’è una cosa che devi assolutamente sapere.

 

Che differenza c’è tra pulizia e sanificazione?

 

Pulizia e sanificazione sono spesso usate come sinonimi ma la differenza tra i due termini è sostanziale. Se la pulizia è un’operazione preliminare volta a rimuovere polvere e residui di sporco, la sanificazione è un intervento mirato che rende sano e sicuro un ambiente privato o pubblico, eliminando batteri e virus.

 

Quali sono le fasi di una sanificazione fatta da un’azienda specializzata?

 

  • La pulizia che elimina i cattivi odori, le macchie, i corpi estranei e lo sporco visibile a occhio nudo;
  • L’igienizzazione, in cui vengono rimossi parte degli agenti patogeni su oggetti e superfici;
  • La disinfezione che attraverso dei macchinari e specifiche sostanze chimiche, uccide microrganismi e inattiva i virus indesiderati;
  • La stabilizzazione del microambiente che utilizza dei sanificatori professionali che equilibrano la temperatura, l’umidità e la ventilazione dell’ambiente.

 

Come attuare la pulizia di un locale dopo un evento?

 

Fare pulizia dopo piccoli eventi, feste o party a casa o in un locale possono essere davvero stancanti. Meglio servirsi della professionalità di una ditta specializzata in sanificazione degli ambienti. Le pulizie professionali sono sempre più soddisfacenti, sia in termini di prevenzione e materia anti-covid, sia per la schiena di chi si è divertito la sera prima.

 

Quali sono i comportamenti più giusti da adottare dopo una festa per pulire e sanificare i luoghi pubblici o privati? C’è una differenza tra i due luoghi? Capiamoci di più!

Pulizia dopo le feste in casa

 

Dopo una festa sembra che sia passato un tornado in casa, la cucina è un campo di battaglia e il soggiorno è l’esatta incarnazione del caos.

 

Pulire casa dopo le festività vuol dire riordinare e sistemare stoviglie, tavoli, bicchieri, addobbi. Insomma, un casino con cui non si vuole aver nulla in comune eppure si deve.

 

Se ti stai chiedendo da dove cominciare per pulire la tua abitazione dopo il party di ieri sera, ecco una to do list che ti aiuterà ad organizzarti al meglio:

 

  • Fai arieggiare: apri tutte le porte e finestre per consentire all’ossigeno di passare. Sentirai subito l’aria più leggera e pulita;
  • raccogli i rifiuti che trovi in giro sparsi per casa e riponi tutto nei giusti contenitori per differenziare. Adesso hai tutto lo spazio necessario per passare l’aspirapolvere, rimuovere gli altri residui e lavare a terra;
  • ora tocca alla cucina. Comincia dalle pentole e le padelle, passa poi ai piatti e bicchieri e infine le posate. Ora hai spazio per tutto  il resto. Unica accortezza: controlla che possano andare in lavastoviglie. Se ne sei sprovvisto, chiedi aiuto e non fare tutto da solo! Quando i piatti e le pentole saranno già ai loro posti potrai occuparti del piano di lavoro, del lavandino e della cappa;
  • oltre alla cucina, il bagno è un’altra stanza da non dimenticare dopo una festa. Igienizza tutto a fondo cominciando dai sanitari. Fai un cambio asciugamani e ricarica la carta igienica;
  • Rimetti tutto a posto e prenota un locale la prossima volta (e la tua ditta specializzata in pulizia e sanificazione degli ambienti preferita!).

 

Non è vero, non è finita.

 

Hai solo igienizzato e pulito, ora devi sanificare gli ambienti dopo il tuo party.

 

Per effettuare una corretta sanificazione fai da te, assicurati di utilizzare detergenti a base di sodio ipoclorito o di perossido di ossigeno. Sono quelli più consigliati per ottenere il miglior risultato Se hai ospitato tante persone o uno dei tuoi familiari è risultato positivo al Covid-19 rivolgiti a uno specialista.

 

Sanificazione di piccolo locali

Dopo un evento in piccoli locali come sale per eventi, piccole discoteche o lounge bar la pulizia è lunga e faticosa.

 

Per farsi che tutto torni a splendere e per preparare il locale ad una nuova festa è opportuno seguire queste norme di pulizia:

  • Rimozione dei rifiuti;
  • lavare i pavimenti con prodotti specifici per eliminare macchie e batteri superficiali;
  • Pulizia di tutte le superfici: moquette, vetri, tappeti, sedie, tavoli;
  • Sanificare dei bagni;
  • Sanificare sia le aree esposte al pubblico e che quelle interne.

Pulizia e sanificazione per i grandi eventi: fiere, sfilate, mostre, congressi

Dopo un evento in un luogo pubblico, è fondamentale sanificare l’ambiente per combattere virus e batteri che si annidano nelle superfici, contenere ed eliminare i microbi, per evitare che diventino una fonte di diffusione continua con la sanificazione degli ambienti pubblici.

 

Ovviamente, è necessario l’intervento di una ditta specializzata in sanificazione di ambienti per grandi eventi e fiere. La trovi qui!

Sanificazione di hotel e ristoranti

 

La sanificazione di hotel, B&B e case vacanza o, in alternativa, di ristoranti e sale in cui si svolgono gli eventi ha tratti abbastanza comuni nel suo svolgimento: ogni volta che termina una festa, una cena o un soggiorno, il locale deve essere pronto, salubre e accogliente per il prossimo cliente o festa!

 

La maggior parte delle strutture alberghiere e dei ristoranti si rivolgono a società di pulizie oppure dispongono di uno staff dedicato che si occupa di pulire la sala da pranzo, i bagni, gli spazi in comune ed esterni. Tutto questo, però, non basta. Ci vogliono competenze, protocolli e macchinari specializzati in sanificazione per poter garantire la sicurezza totale.

 

Tutto questo basta per disinfettare gli ambienti e renderli sicuri?

 

La pulizia è solo il primo step di una sanificazione profonda. Noi di Sanismart società specializzata in consulenza strategica per programmi di sanificazione e disinfezione, effettua la sanificazione utilizzando strumenti all’avanguardia ed efficaci, ma innocui per la tua salute e per l’ambiente.

 

Puoi contattarci qui 

Sanificazione per congressi, fiere e mostre

 

Fiere, congressi, mostre e grandi eventi sono diventati nidi di virus, batteri e Covid-19, soprattutto da quando la mascherina non è più una protezione personale obbligatoria.

 

Cosa fare per riportare i grandi spazi in una condizione di sicurezza? 

 

Noi di Sanismart offriamo a Napoli e provincia una consulenza gratuita per la biosicurezza e la sanificazione degli ambienti per i tuoi ambienti, prima e dopo ogni evento.

 

Nessuno spazio non deve essere tralasciato!

I nostri tecnici effettuano un sopralluogo gratuito, grazie al quale sono in grado di consigliare la necessità o meno di procedere con la sanificazione. Ci occupiamo di pulire e sanificare a fondo le sale congressuali, le aree catering e ogni tipo di spazio per eventi, attraverso l’uso di prodotti e protocolli certificati e approvati dal Ministero della Sanità.

 

Scegliamo disinfettanti a base di perossido d’idrogeno perché è una sostanza naturale, biodegradabile, sostenibile, biocida e sicura per la salute umana.

Sanificazione per scuole, chiese e negozi

 

I luoghi di ritrovo dei bambini come scuole, chiese, parrocchie e oratori, centri di socializzazione come ludoteche e librerie meritano un’ulteriore attenzione alla pulizia e alla sanificazione. Devono essere luoghi sicuri e affidabili. 

 

I nostri professionisti Sanismart sono in grado di sanificare chiese, sale parrocchiali, oratori e centri giovanili, luoghi che ospitano spesso riunioni pubbliche, sale cinema, centri estivi, centri ricreativi, circoli e per questo prevedono l’afflusso costante di persone di tutte le età.

 

Lavoriamo con un prodotto nebulizzato che consente di sanificare gli spazi senza dover rimuovere gli oggetti. Il gas nebbioso si diffonde spontaneamente e in maniera uniforme su tutto, velocizzando al massimo il processo di sanificazione. Effettuiamo una sanificazione che consente di disinfettare 30 m³ al minuto, davvero rapida ed efficace per ogni ambiente.

Sanismart: la tua società di fiducia di sanificazione ambienti e consulenza di biosicurezza in Campania

 

Ci occupiamo della sanificazione di ambienti con nebbia secca di uffici, negozi, ristoranti e discoteche. La nostra sede è a Via Alessandro Manzoni, 95, 80123 Napoli, ma possiamo raggiungerti ad Avellino, Caserta, Benevento e Salerno.

 

Sanificare correttamente gli ambienti in Campania è la nostra missione!

 

Siamo un’azienda con esperienza decennale che ha investito in competenza, macchinari e prodotti certificati, capaci di risolvere complesse operazioni per rendere completamente igienizzato e idoneo un impianto o un ambiente e per proteggere la persona fisica.

 

Vendiamo a privati e forniamo ad aziende materiali per la sicurezza personale come mascherine, tute, camici, guanti e prodotti per l’igienizzazione personale e degli ambienti.

 

Per prenotare la tua consulenza gratuita, contattaci e fisseremo un appuntamento oppure vieni a trovarci di persona nella nostra sede a Napoli.

 

Contattaci qui

 

Sanificazione degli ambienti di lavoro al rientro delle vacanze

Sanificare gli ambienti di lavoro è la prima cosa che il datore di lavoro deve fare per accogliere i suoi dipendenti in un ambiente sano e sicuro dopo le vacanze.

L’estate ormai è finita, le ferie sono solo un felice ricordo ed è tornato il momento di occupare la nostra odi et amo scrivania in ufficio.
Ritornare alla monotonia è un trauma per molti di noi, per questo motivo abbiamo bisogno di un ambiente pulito, produttivo e soprattutto sicuro che non ci faccia mancare troppo lo smart working degli anni trascorsi.

Secondo la normativa vigente: l’articolo 29 bis sugli Obblighi dei datori di lavoro per la tutela contro il rischio di contagio da COVID-19, i datori di lavoro sono tenuti a sanificare gli uffici e ha dirigere il Protocollo sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in cui i datori hanno il dovere di informare tutti coloro che entrano in contatto con l’ufficio del pericolo di contagio da Covid-19.

Sanificazione degli ambienti: qual è la differenza tra pulizia e sanificazione?

Sono passati già due anni da quando la sanificazione fa parte del nostro dizionario e della nostra quotidianità, eppure c’è ancora qualche dubbio in merito. Prima di mostrarti la differenza tra pulizia e sanificazione,ti anticipiamo che l’una non esclude l’altra.

In particolare:

  • La pulizia: è una serie di pratiche volte all’eliminazione dello sporco visibile come polvere, grasso, liquidi da qualsiasi ambiente come pavimento, scrivania, sedia, bagno… La pulizia viene fatta con acqua, sapone o comuni detersivi;
  • La sanificazione: è lo step successivo alla pulizia, il Ministero della Salute la definisce come un “complesso di procedimenti e operazioni di pulizia e/o disinfezione e comprende il mantenimento della buona qualità dell’aria anche con il ricambio d’aria in tutti gli ambienti”.

In sintesi, la sanificazione è in grado di rimuovere anche i micro-organismi come virus e batteri grazie al costante riciclo dell’aria e a tecniche che mirano all’eliminazione totale.

Le tecniche di sanificazioni più comuni sono:

  • l’ozono, si caratterizza per non lasciare odori e aloni nella zona in cui viene applicata, infatti è particolarmente idonea per tessuti come moquettes, divani e tappeti;
  • il vapore, è una scelta sostenibile ed è adatta per qualsiasi ambiente e applicazione;
  • l’aerosol a secco, consente con un unico intervento di sterilizzare, disinfettare l’aria.

Prima di sanificare gli ambienti occorre pulire gli uffici: come farlo al meglio

Un ambiente di lavoro per essere efficiente e produttivo deve essere innanzitutto pulito, questo perché un ufficio ben tenuto migliora la concentrazione e la motivazione.
Purtroppo alcune aziende continuano a sottovalutare l’importanza di avere un ufficio pulito e delegano la pulizia a soggetti non qualificati che adoperano tecniche inefficaci all’eliminazione totale di virus e batteri e che si limitano a rimuovere lo sporco visibile.
Per pulire al meglio l’ufficio occorre la giusta collaborazione del datore di lavoro, dei dipendenti e delle persone addette alla pulizia.

Pulizie giornaliere

Ogni giorno tutti i frequentatori dell’ufficio hanno il compito di impegnarsi a mantenere la loro postazione pulita e a cestinare i rifiuti nell’apposito contenitore.
Gli addetti ordinari alle pulizie si devono occupare giornalmente di svuotare i cestini della carta accumulata, aspirare la polvere e sanificare con acqua e candeggina maniglie, pomelli, citofoni, tastiere, telefoni…
Nel caso in cui l’arredo prevede moquette e tappeti occorre utilizzare specifici prodotti per la disinfezione. Infine, i servizi igienici, come noto, sono per eccellenza l’habitat di batteri, per questo è necessario pulirli più volte al giorno.

Pulizie settimanali

Una volta a settimana l’ufficio dovrà essere spolverato a fondo, oltre ai mobili dovranno essere puliti archivi, armadi e tutte quelle zone meno frequentate, ma che non scappano alla morsa dei microrganismi. Occorre svuotare e pulire i bidoni e lavare a fondo il pavimento.

Pulizie mensili

Una volta al mese ci sono le grandi pulizie: soffitto, lampadari, mobili e pavimenti. La pulizia va svolta dall’alto verso il basso, per evitare di contaminare superfici già deterse.
Tocca anche agli accessori: quadri, mensole, dispenser di saponi, ma anche infissi e vetri. Inoltre, scrivanie, monitor e sedie dovranno essere spolverati con appositi prodotti.

Pulizie a cadenze periodiche

A cadenze periodiche, specie al rientro delle vacanze estive e invernali, e obbligatoriamente quando un collega risulta positivo, bisogna affidarsi ad aziende specializzate nella pulizia degli ambienti, di locali, postazioni di lavoro e aree comuni e di svago.
Noi di Sanismart sappiamo come rendere il tuo ufficio sicuro e sanificato.

Il metodo Sanismart per sanificare gli ambienti

Sanismart offre una consulenza gratuita per studiare e valutare le migliori procedure da effettuare per la sanificazione.
Il nostro metodo innovativo si basa su un micronebulizzatore a doppia diffusione in grado di analizzare l’ambiente e adeguare il processo di sanificazione all’ambiente stesso. Attraverso l’utilizzo di strumenti completamente differenti da quelli presenti sul mercato otteniamo una sanificazione completa su tutti gli spazi, sicura al 100%.
Il dispositivo utilizzato nebulizza il prodotto che sanifica tutto lo spazio: dalla semplice superficie a quello più irraggiungibile come il soffitto o l’interno dei cassetti.
Adoperiamo una sanificazione a nebbia secca, attraverso un prodotto a base di perossido d’idrogeno, un materiale che è:

  • sostenibile, non corrosivo, tanto da non lasciare residui;
  • biodegradabile, tanto che non è necessario rimuovere dalla zona da trattare apparecchiature elettriche, in quanto vengono decontaminate senza alcun danno;
  • innocuo a differenza di altre molecole come l’ozono.

Inoltre, per eliminare ogni rischio di inalazione in soli 45 minuti il perossido d’idrogeno si trasforma in ossigeno.

I risultati si ottengono in poco tempo senza alcun rischio, non è necessario rimuovere gli oggetti dall’ambiente o di pianificare una differente sanificazione, in quanto il gas utilizzato nella tecnica della nebulizzazione si propaga spontaneamente e uniformemente in tutto lo spazio.

Il nostro metodo è sicuro per i nostri clienti e per i nostri operatori, che adoperando una tecnica “no touch” che consente di eliminare ogni rischio da contatto.

Infine, tutta la procedura è automatizzata e gestita da un software, in grado di modulare l’intensità delle emissioni del disinfettante in relazione alla metratura cubica dell’ambiente, riducendo così i tempi.

Bonus sanificazione: cosa è cambiato

Il bonus sanificazione è stato emanato nel 2021 per aiutare le imprese a sostenere i costi della sanificazione e dei dispositivi di protezione. Purtroppo, nel 2022 il governo non ha ritenuto fondamentale rinnovare il bonus e adesso la sanificazione, seppur ancora obbligatoria, resta a carico del datore di lavoro.

Cosa prevedeva il bonus sanificazione?

Il bonus è stato decretato per favorire l’adozione di misure che possano contrastare la diffusione del virus Covid 19, era uno sconto, un credito d’imposta del 30%, rivolto a tutti gli enti commerciali e non che hanno adottato strategie di sanificazione degli ambienti e hanno acquistato nuovi dispositivi di protezione.

Secondo l’art 32 del DL 73/2021, le spese valide al fine di ottenere il bonus sanificazione sono quelle per la sanificazione degli ambienti degli uffici, la somministrazione dei tamponi ai dipendenti e l’acquisto di detergenti e disinfettanti.

Il credito d’imposta è stato riconosciuto per le spese sostenute nel mese di giugno, luglio e agosto del 2021 e che non hanno superato il limite di 60 mila euro.

I soggetti che hanno avuto accesso al bonus sono stati gli esercenti di attività d’impresa, arti e professioni, enti non commerciali e strutture ricettive extra-alberghiere di carattere non imprenditoriale. Lo hanno fatto attraverso:

  • la dichiarazione dei redditi del 2021, indicando quale sono state le spese sostenute in specifici periodi
  • il modello F24 attraverso la compensazione. Scegliendo questa strada è stato necessario presentare il modello F24 all’Agenzia delle Entrate attraverso i servizi telematici utilizzando il codice tributo 6951.

Noi ne siamo sempre stati pieni sostenitori e ci aspettiamo che il nuovo governo possa introdurre nuove forme di sostegno dei datori di lavoro al fine di garantire una periodica sanificazione degli ambienti di lavoro.

Hai bisogno di una sanificazione per ambienti in Campania?

Ci troviamo a Via Alessandro Manzoni, 95, 80123 Napoli, ma possiamo raggiungerti ad Avellino, Caserta, Benevento e Salerno. Ci occupiamo della sanificazione di ambienti con nebbia secca di piccole, medie e grandi imprese con una tecnologie no touch.

Inoltre, se hai delle esigenze specifiche possiamo consegnare ad Afragola, Bacoli, Pozzuoli e San Sebastiano macchine nebulizzatrici al perossido di idrogeno in comodato d’uso e ti offriamo supporto formativo per il corretto utilizzo per effettuare autonomamente la disinfezione ordinaria.

Sanismart è un’azienda con esperienza decennale che ha investito in competenza, macchinari e prodotti certificati, capaci di risolvere complesse operazioni per rendere completamente igienizzato e idoneo un impianto o un ambiente e per proteggere la persona fisica.
Per prenotare la tua consulenza gratuita, contattaci e fisseremo un appuntamento oppure vieni a trovarci di persona nella nostra sede a Napoli.

Sanificazione degli ambienti nei lidi

Con l’arrivo dell’estate, sui litorali delle principali coste italiane si accumulano gli astanti in cerca di un posto dove potersi rilassare e rifocillare senza preoccupazioni. Tuttavia, bisogna fare i conti con la realtà e ricordare che viviamo in un periodo anomalo in cui le emergenze sanitarie intaccano anche luoghi come spiagge e lidi, in particolare in caso di folla. È quindi compito degli stabilimenti balneari assicurare ai propri clienti un ambiente sanificato e privi quindi di qualsiasi pericolo dettato da virus, batteri ecc.

Che cosa significa sanificare un lido?

Quando parliamo di “Sanificare un lido”, non intendiamo, come si può pensare, la sanificazione della sabbia, bensì, la sanificazione di tutte le attrezzature necessarie a rendere comoda la permanenza del cliente nello stabilimento e che capita spesso vengano condivise da più astanti.
Stiamo quindi parlando di: bagni, passerelle, sedie sdraio, lettini, bar, campi sportivi.
Per sanificazione intendiamo tutto il complesso di procedimenti ed operazioni che mirano a rendere un ambiente privo di qualsivoglia agente patogeno, tale sanificazione è un’operazione che deve essere svolta quotidianamente.
Nel caso in cui l’ambiente venisse a contatto con casi sospetti di Covid-19, sarà necessario ripetere la sanificazione dell’ambiente, privandolo nuovamente di qualsiasi agente patogeno possa mettere a repentaglio la salute dell’astante, tale sanificazione deve essere portata a termine secondo il documento tecnico del 10 maggio 2020.

Le fasi di sanificazione di un lido

Nella sanificazione di un lido è di fondamentale importanza utilizzare dei prodotti di sanificazione adeguati, garantendo una sanificazione completa e sicura tra un utilizzo e l’altro degli ambienti e, soprattutto, delle attrezzature.
Nello specifico, sono 3 le fasi attraverso le quali uno stabilimento balneare deve passare per ottenere una sanificazione completa.

1. Fase di pulizia

In una prima fase, precedente alla sanificazione, è di fondamentale importanza che gli ambienti vengano puliti e venga eliminato lo sporco dalle attrezzature e dalle zone che sono adibite agli astanti. La pulizia dovrà essere effettuata usando prodotti garantiti, indicati nel Decreto Ministeriale del 22/02/2020.

2. Fase di Sanificazione

Dopo una prima fase di pulizia della zona, è necessario poi trattare l’attrezzatura e l’ambiente con disinfettati in grado di poter distruggere alla radice qualsiasi agente patogeno presente (virus, batteri, ecc), sanificandoli di fatto.

3. Fase Preventiva

è necessario garantire agli astanti un’ambiente quanto più protetto possibile, quindi, oltre una corretta sanificazione degli ambienti è necessario fornire agli astanti tutti gli strumenti necessari per difendersi da eventuali agenti patogeni, garantendo quindi disinfettante per le mani e per le superfici durante il loro soggiorno. 
Sanificazione dei lidi: Quali prodotti usare?
Nella sanificazione di un lido è importante non lasciare nulla al caso.
I metodi fai da te sono ampiamente sconsigliati dato la loro inefficacia ed è meglio procedere con una sanificazione completa secondo le regole vigenti, soprattutto nel caso di zone a scopo di vendita alimentare, dove è fondamentale seguire le normative HACCP.

Lampada UVC per eliminazione di germi

Una lampada UVC in grado di eliminare il 99% dei batteri, può essere un ottimo investimento per velocizzare il processo di sanificazione delle zone, soprattutto per quanto riguarda la sanificazione dei lidi, data la sua naturale mobilità è in grado di eliminare agilmente i batteri dalle attrezzature che sono presenti. Sedie a sdraio, tavoli, lettini non porteranno più via tanto tempo per essere sanificati ma potranno esserlo in pochi minuti.

Disinfettante-Detergente

Il classico disinfettante in grado di uccidere il 99% dei batteri, può essere usato sia sulla strumentazione che negli ambienti. Il suo utilizzo è fondamentale per i processi di sanificazione garantendo l’eliminazione degli agenti patogeni, ma il suo utilizzo necessita di tempi leggermente più lunghi rispetto ad altre metodologie

Prevenire attraverso le norme vigenti: una parte della sanificazione

Per quanto riguarda invece i termini di norma in merito agli stabilmente, per prevenire l’eventuale riproposizione della sanificazione è necessario tener conto delle normative vigenti in merito agli stabilimenti balneari, non solo regolando l’accesso per fasce orarie ma anche favorendo pagamenti tramite carte o portali web e assegnando sempre le stesse attrezzature alle stesse persone in caso di prenotazioni prolungate, nel caso in cui il cliente dovesse andare via in favore di un altro cliente, l’ambiente dovrà sottoporsi a sanificazione nelle modalità già spiegate pocanzi.
Le attrezzature dovranno essere fornite in numero limitato cosicché sia rispettato il distanziamento di almeno si 2 metri ed ogni utente dovrà indossare la mascherina al momento dell’arrivo fino al raggiungimento della postazione assegnata e analogamente eseguire la stessa procedura nella fase di uscita dal lido.
Infine, per quanto riguarda i servizi igienici, questi devono essere sanificati costantemente durante la giornata e disinfettati a fine giornata, dopo chiusa.

Sanificazioni degli ambienti nei lidi: a chi chiedere?

Sanificare tutte le zone dello stabilimento balneare in cui gli astanti hanno contatti, è una necessità sia legale che morale nei confronti della propria utenza, tuttavia, per garantire una corretta sanificazione di tutti gli ambienti (ed evitare metodi fallaci fai-da-te) alle volte è necessario rivolgersi a dei professionisti che con metodi veloci ed efficaci ci forniscono un lavoro celere e professionale. Una corretta sanificazione è necessaria per mostrare serietà e coerenza come proprietario dello stabilimento.
Sanismart  azienda leader nel settore dell’igienizzazione e della sanificazione, è in grado di offrirti un servizio professionale, dettato da decenni di esperienza nel settore della sanificazione. Rivolgendoti ad essa potrai garantire a te e alla tua utenza un’estate sicura e sanificata all’insegna della spensieratezza e del divertimento, lontana dai disagi dettati dalle emergenze sanitarie.

26 Agosto Giornata Mondiale del Cane: come sanificare un ambiente abitato da animali

Con l’arrivo del 26 agosto affrontiamo una delle giornate più importanti per gli amanti degli animali, la giornata mondiale del cane.
Quest’ultima è una celebrazione nata nel 2004 per celebrare i cani di ogni razza e aspetto che fin dall’antichità sono affidabili e sinceri amici di tantissime persone al mondo. Oltre a ciò, vengono ricordati e festeggiati anche i cani che si impegnano ogni giorno a salvare vite umane attraverso le operazioni di soccorso. Dunque, i nostri amici a quattro zampe riempiono di gioia e calore le nostre case ma per loro ingenuità portano con sé anche germi e batteri pericolosi per se stessi e i loro padroni.
Vedremo quindi di seguito come scongiurare questo pericolo, così da condividere l’ambiente con i nostri amati compagni di viaggio.

Quali sono i prodotti più utili per sanificare un ambiente abitato da animali?

Sanificare un ambiente abitato da animali non è complicato.
In presenza di animali negli ambienti casalinghi è di prima importanza disinfettare gli ambienti con prodotti che non contengono ammoniaca o candeggina, questo perché l’odore di quest’ultimi favorisce lo stimolo dei bisogni nello stesso posto dove sono state utilizzate, inducendoli a comportamenti non consoni e indirizzandoli verso zone che non sono adibite a quel ruolo.
A sostituzione di questi ultimi possiamo utilizzare prodotti come l’aceto di vino bianco, il bicarbonato o l’olio di eucalipto diluito in acqua calda, alternative biologiche valide ed efficaci. Altresì, accoppiarli con panni in microfibra, abrasivi e accessori a base di vapore, un’alternativa sicura per i nostri amici a quattro zampe e per l’ambiente in cui viviamo.

Quali sono i detersivi da usare per sanificare un ambiente abitato da animali?

I detersivi che utilizziamo solitamente per sanificare gli ambienti possono uccidere virus e batteri, ma anche mettere a rischio la salute dei nostri compagni: se si sanificano gli ambienti con detersivi di questo genere è consigliabile tenere i nostri amici a debita distanza fino a quanto le zone non saranno perfettamente asciutte. Per non cadere in problemi come questo, di fatti, è consigliabile utilizzare detersivi a base enzimatica.
I detersivi a base enzimatica, sono prodotti che contengono una serie di microrganismi e batteri buoni in grado di eliminare completamente i composti organici. Tali manifestano il loro effetto sulle molecole dei composti organici e organolettici, dissolvendole completamente in maniera naturale nel giro di pochi minuti.
Gli eccezionali risultati di un prodotto del genere sono molteplici: In caso di sfortunati incidenti con i bisogni del nostro cane e del nostro gatto, il detersivo a base enzimatica è in grado di eliminare totalmente gli aloni derivati, per di più, agendo anche sui composti organolettici, questi sono in grado di eliminare totalmente gli odori acri e spiacevoli ad essi correlati. In aggiunta, questa soluzione è in grado di rimuovere con ottimi risultati anche macchine di bava e sangue, dimostrandosi quindi estremamente versatili e utili con i nostri amici a 4 zampe.

Sanificare gli ambienti abitati da animali: Eliminare i peli

Non tutti sanno che i peli che perdono gli animali possono essere un elemento importante nella proliferazione di agenti patogeni pericolosi per loro e i loro padroni. È bene quindi che i peli vengano raccolti e buttati così da non poter essere controproducenti per la salute di tutti. In tal senso ci sono molte soluzioni:
-La prima soluzione è certamente quella dell’aspirapolvere, l’utilizzo di un potente aspirapolvere sui pavimenti e sul mobilio è un’ottima idea per rimuovere la maggioranza dei peli persi dagli animali;
-La seconda soluzione è l’utilizzo di guanti di gomma in grado di “attirare” i peli, utili per i punti in cui l’aspirapolvere non è in grado di arrivare;
-La terza soluzione è l’utilizzo di un panno in microfibra, grazie alle sue innate qualità sarà in grado di “attirare” i peli, così che questi non restino anche “per aria”;
-La quarta soluzione è pettinare frequentemente l’animale, pettinandolo questo perderà molti meno peli, diffondendone nell’abitazione, molti meno di quello che ci si possa aspettare;

Sanificare gli ambienti abitati da animali per tener lontano batteri e parassiti

Abbiamo compreso che sanificare gli ambienti di casa è di fondamentale importanza perché numerosi agenti contaminanti possono mettere a repentaglio la vita di padroni e dei nostri amati animali domestici. Batteri molto pericolosi possono sopravvivere ad una pulizia marginale, mettendo in pericolo la vita di tutti gli abitanti degli ambienti. Oltre i batteri, inoltre, possono proliferare anche abitanti indesiderati, dei veri e propri parassiti che possono mettere in serio pericolo la salute di un animale: le pulci.
Quest’ultime si nutrono del sangue degli animali che li ospitano per poi cercare un posto sicuro in cui depositare le uova: tende, tappeti e fessure dei pavimenti sono i posti più a rischio. In questo caso, è provvidenziale mettere in atto delle contromisure:

– Una sanificazione approfondita  di tutti gli spazi adibiti per l’utilizzo da parte dei nostri animali domestici: Cucce, lettiere e ciotole;
Pulizia e sanificazione dei vestiti che sono stati a contatto con altri animali;
– Disinfettare con attenzione tutti gli oggetti utilizzati dall’animale, soprattutto in caso di frequenti contatti con l’esterno della casa.
– Disinfettare frequentemente le zampe dei propri compagni;
– Pulizia e lavaggio frequente di oggetti casalinghi in cui i parassiti sono soliti annidarsi: tende, tappeti e fessure dei pavimenti;

Come sanificare una camera d’albergo

Per creare la camera d’albergo ideale per i tuoi ospiti e garantirgli un soggiorno sereno e accogliente il primo dei tuoi obiettivi è sicuramente quello di rendere gli ambienti e la struttura puliti, profumati e soprattutto disinfettarli con cura. Benché le pulizie giornaliere siano importanti, di fondamentale importanza è anche la sanificazione delle strutture, le pulizie generiche infatti non sempre sono in grado di garantire la massima sicurezza.
La sanificazione è un intervento mirato all’eliminazione profonda di agenti patogeni che con la sola pulizia generica non è possibile rimuovere. È un processo che richiedere delle apparecchiature che permettano di attuare una pulizia profonda diffondendo principi attivi in grado di debellare gli agenti patogeni all’interno della camera d’albergo.

Differenza tra pulizia e sanificazione nelle camere d’albergo

La pulizia (o igienizzazione) nello specifico è un procedimento atto a rimuovere solamente la polvere, i cattivi odori e la sporcizia visibile dalle superfici e dagli ambienti. È un processo minimale che non consente di rimuovere virus, batteri o agenti patogeni presenti sulle superfici.
Per risolvere l’annoso problema degli agenti patogeni si procede utilizzando sostanze disinfettanti.
Il processo di disinfezione è mirato ad eliminare i microrganismi patogeni presenti sulla superficie dell’ambiente.
Tutto ciò, però, non è in grado di eliminare totalmente la minaccia data dagli agenti patogeni ed è per questo che si opta per il processo di sanificazione.
Il processo di sanificazione avviene attraverso l’utilizzo di metodologie comprovate scientificamente che permettono di avere la sicurezza di rimuovere totalmente gli agenti patogeni in modo veloce ed efficace.

La sanificazione della camera d’albergo, perché è importante?

Il processo di sanificazione di una camera d’albergo è necessario affinché vengano rimossi tutti i virus e i batteri presenti negli ambienti.
Con l’arrivo nel 2020 della pandemia da Covid-19, la sanificazione degli ambienti è diventata obbligatoria ogni qual volta che una camera d’albergo si renda disponibile per gli astanti, tuttavia, anche al di fuori della pandemia dovrebbe essere una pratica fondamentale per garantire la sicurezza dei propri ospiti.
Le camere d’albergo, ma più precisamente le strutture preposte ad ospitare un numero rilevante di persone (e spesso anche animali) sono il luogo perfetto dove possono proliferare batteri, virus, acari, spore, infestazioni e cattivi odori, tutti elementi che possono rivelarsi dei segnali importanti per dei veri e propri problemi sanitari, per questo è fondamentale avere un ambiente sanificato, sia per gli astanti che il personale della struttura.

Che tipo di sanificazioni esistono per una camera d’albergo?

La sanificazione della camera d’albergo è un processo che può essere messo in atto con varie tecniche:

Sanificazione con Ozono

La sanificazione con Ozono viene messa in atto con un gas specifico che ha il nome, appunto, di Ozono. Il suo utilizzo è particolarmente indicato per la sanificazione delle camere d’albergo, veloce e particolarmente efficace data la sua spiccata propensione a non lasciare aloni, odori o residui sulle zone interessate dalla sanificazione, e quindi a non dover predisporre né prima della sanificazione nè dopo, alcun procedimento supplementare.
La sanificazione con Ozono è inoltre ottima per la rimozione di batteri, virus, acari, muffe e la maggior parte degli agenti contaminanti, tuttavia ad oggi il Ministero della Salute non la ritiene una procedura certificata alla sanificazione.

Sanificazione con Areosol a secco

La sanificazione con aerosol a secco viene eseguita con delle apparecchiature in grado di disperdere nell’aria delle particelle particolarmente piccole che, data la loro spiccata dote elastica, pur scontrandosi tra loro non esplodo riuscendo quindi a non lasciare alcun genere di alone o zona bagnata da dover poi ripassata successivamente. Questo non solo permette un’azione prolungata nel tempo e di utilizzare l’ambiente in pochissime ore, ma è in grado di rimuovere la maggior parte degli agenti patogeni dall’aria e dalle superfici per il 99,7%.
Il principale vantaggio della sanificazione Aerosol a secco è quindi quello di poter rimuovere in breve tempo quasi la totalità degli ipotetici agenti patogeni presenti in una stanza, differenziandosi di gran lunga dalla sua versione a vapore, che oltre a lasciare aloni e quindi dover prevedere un passaggio ulteriore non è in grado di rimuovere la totalità degli agenti patogeni ma solo i batteri e gli odori dalle superfici.

Sanificazione con il nostro metodo Sanismart

Il nostro metodo Sanismart si basa su un Micronebulizzatore a doppia diffusione in grado di analizzare l’ambiente e adeguare il processo di sanificazione all’ambiente.
Successivamente a ciò il nostro macchinario nebulizzerà il nostro prodotto a base di perossido d’idrogeno così che quest’ultimo venga diffuso in forma gassosa sanificando ogni centimetro degli ambienti senza dover passare per fasi preliminari come rimozione o copertura degli oggetti. Data la natura gassosa del prodotto anche i luoghi difficilmente raggiungibili come il soffitto o l’interno dei cassetti saranno completamente sanificati in pochi minuti.
Il perossido d’idrogeno contenuto nel prodotto permette di non rischiare di danneggiare l’ambiente circostante oltre a non essere di alcun pericolo per gli astanti a differenza dei metodi ad ozono o a candeggina, inoltre, in circa 45 minuti si tramuta in ossigeno, scongiurando quindi qualsiasi rischio di inalazione.

A chi rivolgersi per una sanificazione delle tue camere d’albergo?

Il processo di sanificazione di una camera d’albergo è fondamentale per far si che il cliente sia al sicuro da qualunque agente patogeno possa essere stato lasciato da astanti precedenti.
Una sicurezza di questo genere, e in generale, la pulizia e l’igiene degli ambienti è fondamentale per affermarsi come una realtà seria e affidabile che ha a cuore la salute di ogni suo cliente. Il processo di sanificazione è un processo imprescindibile che non può essere risolto con metodi fallaci fai-da-te, ma affidandosi a professionisti del settore con anni di esperienza alle spalle in grado di fornire metodi performanti e macchinari all’avanguardia per sanificare le tue camere d’albergo.
Noi di Sanismart grazie alla nostra esperienza nell’ambito della bio-sicurezza degli ambienti saremo in grado di offrirti un’ampia gamma di prodotti e materiali rivolti sanificazione dei tuoi ambienti, alla protezione del personale e alla disinfezione in generale.
Ogni prodotto che forniamo è di qualità certificata ed è rivolto a tutte quelle strutture che hanno interesse nell’avere forniture nell’ambito della bio-sicurezza o che abbiano interesse nel tutelare la propria salute.

Cambio di stagione: come sanificare i vestiti

Ogni volta che bisogna fare il cambio di stagione sorge spontanea la domanda: come sanificare i vestiti? Indumenti e altri articoli in tessuto possono, infatti, ospitare batteri e virus che un semplice ciclo di lavaggio potrebbe non essere in grado di uccidere. 

Anzi, secondo alcuni studi, un solo capo di abbigliamento contaminato può essere sufficiente a infestare un intero carico di biancheria. In particolare, si è scoperto che le normali pratiche di lavaggio con il solo detersivo non sono efficaci nell’eliminare pollini, allergeni e alcuni virus enterici come ad esempio il Rotavirus e l’Adenovirus, causa rispettivamente di infezioni gastrointestinali e raffreddore.

Per prevenire, quindi, la diffusione di germi in tutta la casa e il conseguente contagio ai danni, soprattutto, dei soggetti più deboli come bambini, anziani e malati, è necessario sanificare e igienizzare tutti gli articoli in tessuto, inclusi vestiti, asciugamani, lenzuola, federe e coperte, utilizzando un metodo appropriato.

Metodi principali per igienizzare e sanificare i vestiti

Andiamo, quindi, subito a vedere i principali metodi per sanificare i vestiti per assicurarti che tutti i tuoi capi escano dal bucato puliti e privi di germi.

Utilizza cicli di lavaggio ad alte temperature

Molte lavatrici di ultima generazione sono dotate di uno speciale ciclo di sanificazione che utilizza una temperatura di lavaggio molto alta, riuscendo così ad eliminare circa il 99,99% dei batteri più comuni che si trovano in vestiti, lenzuola e asciugamani.

Se la tua lavatrice non dispone di questa opzione, puoi comunque ricorrere ad un ciclo di lavaggio con temperatura superiore a 60°C. Tuttavia, è anche vero che i cicli di lavaggio a temperature così alte non possono essere utilizzati su tutti i capi e per tutti i tipi di tessuti.  Gli indumenti delicati possono, infatti, essere danneggiati dall’eccessivo calore, quelli in lana si possono restringere mentre quelli colorati possono perdere brillantezza o cambiare di colore.

Aggiungi un disinfettante per il bucato

Quando non è possibile utilizzare cicli ad alte temperature per sanificare, una soluzione per sanificare efficacemente i tuoi capi è quella di aggiungere un disinfettante per bucato al lavaggio, o, in alternativa, della candeggina liquida.

Tuttavia, alcuni di questi prodotti contengono sostanze dannose per l’ambiente quindi possono contribuire a una diminuzione della salute del pianeta. Anche l’utilizzo di cicli di lavaggio ad alte temperature costituisce un pericolo per la nostra Madre Terra (ed anche per il portafoglio!) perché comporta un dispendio energetico maggiore.

Utilizzo di sostanze naturali con proprietà igienizzanti

Se vuoi evitare di danneggiare l’ambiente ma vuoi lo stesso ottenere capi puliti e igienizzati ad ogni lavaggio, puoi ricorrere ad alcune sostanze naturali che hanno il potere di rimuovere parte dei batteri. Ecco alcune delle soluzioni possibili:

  • Aggiungere una mezza tazza di aceto bianco ad ogni lavaggio;
  • Per biancheria e capi bianchi, puoi invece utilizzare una tazza di perossido di idrogeno, il quale possiede proprietà igienizzanti e sbiancanti simili alla candeggina;
  • Per tutti i tipi di indumenti, puoi inoltre utilizzare mezza tazza di borace in aggiunta al normale detersivo. Tuttavia tieni conto che il suo potere pulente si attiva solo con temperature dell’acqua elevate, dunque non è una valida alternativa per i capi che richiedono il lavaggio in acqua fredda;
  • Infine, l’aggiunta di qualche goccia di olio essenziale, come ad esempio l’olio di pino, l’olio di melaleuca, l’olio di timo o di lavanda, oltre a rimuovere i cattivi odori e a conferire un gradevole profumo al bucato, sembra avere anche proprietà antibatteriche, antimicotiche e antisettiche, quindi può essere utile a prevenire la crescita e la diffusione dei batteri. 

È bene, tuttavia, sottolineare che, l’utilizzo di queste sostanze, per quanto sicuro per la salute del pianeta, non è efficace al 100% nel rimuovere i batteri e i virus più pericolosi e addirittura letali.

Luce del sole 

Anche la luce solare è un igienizzante naturale a cui potresti ricorrere senza fare danni alla tua salute, e a quella dell’ambiente. Quando appendi i tuoi vestiti all’aperto ad asciugare, i raggi ultravioletti uniti al calore possono in effetti uccidere una parte dei batteri che si trovano in superficie. Attento però in questo caso al rischio di sbiadimento dei capi qualora l’esposizione al sole dovesse durare troppo a lungo.

Sistemi di sanificazione avanzati dei capi

Infine, se vuoi davvero essere sicuro di rimuovere il 99,9% degli agenti patogeni dai tuoi vestiti senza danneggiare l’ambiente, dovresti prendere in considerazione sistemi di disinfezione e sanificazione avanzati dei capi come la Sanibox  che trovi sul nostro shop. 

Questa non è altro che una cabina di igienizzazione rapida per indumenti e biancheria che sfrutta la nebulizzazione di una speciale nebbia secca, che si diffonde in maniera uniforme sugli abiti al suo interno e li igienizza in profondità, senza danneggiarli in alcun modo e soprattutto senza danneggiare l’ambiente.

La cabina Sanibox è utile, più che per un uso domestico, soprattutto ai negozi di abbigliamento che hanno bisogno di sanificare i capi esposti in vetrina e quelli che si trovano sugli  scaffali: il suo utilizzo è infatti assolutamente sicuro e non provoca danni al  tessuto e alterazioni di colore che possono compromettere la qualità del prodotto.

Cosa può accadere indossando vestiti non perfettamente igienizzati?

Pulizia e igienizzazione dei vestiti sono, in effetti, due processi separati che possono però essere combinati per ottenere risultati sicuri ed efficaci. Questo ci mette al sicuro da eventuali contaminazioni e contagi da parte di virus, batteri e altri agenti patogeni.

Cosa potrebbe accadere, nella peggiore delle ipotesi, indossando dei capi non sanificati? Dato che i germi possono essere trasferiti anche attraverso il contatto diretto, qualora un cappotto, una maglietta o un pantalone fossero stati contaminati entrando in contatto a loro volta con una superficie infetta, questi potrebbero a loro volta contaminare il resto dei capi presenti nel cestello della lavatrice o di qui essere passati sulla tua pelle.

Un tipo di capo che è particolarmente soggetto a trasportare germi è, ovviamente, la biancheria intima: un consiglio che ti possiamo dare è quello di lavarla sempre separatamente dagli altri indumenti. Lo stesso vale per l’abbigliamento da palestra, la biancheria da letto e gli asciugamani. 

Quale temperatura uccide virus e batteri in lavatrice?

La gran parte dei virus e dei batteri possono essere eliminati utilizzando temperature sopra i 60 °C. Tuttavia, come abbiamo detto, l’utilizzo di temperature di lavaggio così elevate non solo può danneggiare i capi più delicati, ma comporta anche un maggior dispendio energetico con grave danno all’ambiente e al nostro portafoglio.

Il suggerimento che ti possiamo dare per evitare le conseguenze negative di un lavaggio ad alte temperature è di optare per metodi di sanificazione alternativi come l’utilizzo di un disinfettante per bucato attivo anche in acqua fredda oppure l’impiego, consigliato soprattutto ai commercianti di indumenti e capi di abbigliamento, dell’innovativa cabina Sanibox  di cui ti abbiamo parlato sopra.

La stiratura a caldo uccide i batteri?

L’utilizzo di un normale ferro da stiro con serbatoio interno orizzontale non riesce in genere a rimuovere batteri e virus più resistenti. Al contrario, l’uso di un ferro da stiro con caldaia esterna consente un’efficace sterilizzazione degli indumenti e della biancheria sfruttando le proprietà igienizzanti del vapore. 

Grazie al calore, l’acqua presente nel serbatoio viene trasformata infatti in vapore acqua che può arrivare anche a temperature che superano i 100°C riuscendo così a rimuovere oltre il 99,9% degli agenti infestanti. Come ulteriore alternativa è possibile una stirella professionale a vapore verticale.

Come sanificare i vestiti: consigli finali

Se hai letto con attenzione i paragrafi precedenti ora dovresti essere perfettamente in grado di ottenere abiti puliti e sanificati ad ogni cambio di stagione e ad ogni lavaggio. Per praticità, ti riepiloghiamo comunque qui i passaggi principali:

  • Lava i tuoi capi in lavatrice separando la biancheria intima, gli asciugamani e le lenzuola dagli altri tipi di indumenti;
  • Scegli lavaggi ad alta temperatura (superiore ai 60°C) per i capi più resistenti che non rischiano di essere danneggiati;
  • Per tutti gli altri indumenti o comunque come regola generale per contribuire al risparmio energetico, adotta cicli di lavaggio a 30/40°C con l’aggiunta di un disinfettante per il bucato o candeggina;
  • Quando anche questa strada non è possibile, prova con metodi naturali come l’aggiunta di aceto bianco, perossido di idrogeno, borace e oli essenziali anche se questi non sono efficaci al 100% come i metodi precedenti;
  • Asciuga i tuoi vestiti al sole perché la luce solare possiede un’azione antibatterica che arriva ad agire sulla maggior parte dei batteri presenti in superficie;
  • Per un’azione più profonda, impiega dei sistemi avanzati di sanificazione come la cabina Sanibox,  utile anche ai negozi di vestiti che vogliono assicurare il massimo della pulizia e dell’igiene ai propri clienti.

Infine, come ulteriori consigli per evitare contaminazioni incrociate, ricordati di indossare sempre guanti monouso quando fai il bucato, evitando di toccare il viso e altri parti del corpo scoperte, lavati le mani con acqua tiepida e sapone subito dopo aver tolto i guanti e non dimenticare di cambiare e o disinfettare il cesto della biancheria almeno una volta alla settimana.

22 Aprile Giornata Mondiale della Terra o Earth Day: l’importanza dell’igiene e del mantenere pulito e sano l’ambiente in cui viviamo

Il 22 Aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra, o Earth Day, la più grande manifestazione internazionale dedicata alla salvaguardia del pianeta, cui aderiscono ben 192 paesi in tutto il mondo. 

Nata nel 1970 allo scopo di sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, oggi la Giornata della Terra si configura come un importante evento educativo ed informativo a tutela di uno dei diritti inalienabili dell’uomo che è quello di vivere in un ambiente sano, equilibrato e sostenibile.

Perché è importante mantenere pulito e sano l’ambiente in cui viviamo

L’Earth Day è stato istituito a seguito del disastro ambientale provocato dalla fuga di petrolio da un pozzo al largo di Santa Barbara, in California. Questo però non è stato il primo e neppure l’ultimo degli incidenti causati dall’uomo a danno del nostro pianeta che sono avvenuti anche negli ultimi decenni.

Fra questi ricordiamo, ad esempio, la fuoriuscita di tonnellate di cianuro avvenuta nel 2000 vicino ad una diga in Romania, i cui effetti negativi sull’intero ecosistema sono visibili ancora oggi, l’esplosione di una piattaforma petrolifera della British Petroleum, fatto accaduto nel 2010 nel Golfo del Messico che ha determinato l’uccisione di migliaia di uccelli, tartarughe marine e delfini, e l’incidente nucleare alla centrale di Fukushima, in Giappone, nel 2011. Sempre a causa dell’inquinamento, dei rivolgimenti climatici e degli sversamenti abusivi perpetrati dall’uomo stanno morendo la Grande Barriera Corallina in Australia, la Foresta Amazzonica in Brasile e il Lago Victoria in Africa.

Tuttavia, salvaguardare la nostra Madre Terra non significa solo prevenire e contrastare queste grandi sciagure.  Mantenere pulito, ingienizzato e sano l’ambiente in cui viviamo è, infatti, un compito che spetta a tutti noi ogni giorno al fine di preservare non solo il pianeta, ma anche la nostra salute. 

Perfino attraverso la sanificazione e igienizzazione degli spazi, ci prendiamo cura di noi e degli altri, evitando la proliferazione di batteri e la trasmissione di pericolosissimi virus

Cosa possiamo fare per salvaguardare il nostro Pianeta 

Tutti noi possiamo fare qualcosa per prenderci cura dell’ambiente in cui viviamo e, quindi, della salute dell’uomo e dell’ambiente. Vediamo di seguito alcuni dei contributi concreti che possiamo dare.

Ridurre i consumi

La riduzione dei consumi può avere un enorme impatto sull’ambiente. Le tre “R” riduci, riutilizza e ricicla sono sicuramente molto importanti, soprattutto quando a queste di aggiungere la “R” di “rifiuti”. Ridurre i rifiuti sia acquistando di meno (o non acquistando gli oggetti non necessari), sia riciclando e riutilizzando tutto quello che compri è il primo passo per non depauperare le risorse che abbiamo nell’ambiente.

Risparmiare elettricità

Ogni volta che qualcuno usa meno elettricità del dovuto, è una vittoria per il pianeta. Puoi farlo anche tu in modo modi diversi:

  • Evita le dispersioni di calori sigillando porte e finestre;
  • Utilizza lampadine ed elettrodomestici a risparmio energetico;
  • Mantieni efficiente il tuo impianto di riscaldamento;
  • Sostituisci il condizionatore con un ventilatore al soffitto.

Acquistare più prodotti a chilometro zero

Molte delle cose che acquisti fanno un lungo viaggio prima di arrivare a te. Questo significa che è stato consumato carburante per fa muovere i camion e gli altri mezzi di trasporto e questo non solo ha fatto aumentare i costi ma ha anche contribuito ad avvelenare l’ambiente. Scegliendo invece più prodotti a chilometro zero del mercato locale riduci l’impatto sull’ambiente di ogni prodotto che acquisti e giovi alla tua stessa salute oltre che, in alcuni casi, anche al portafoglio.

Non usare prodotti chimici

Vuoi proteggere l’ambiente? Usa meno sostanze chimiche nocive e sarai sulla strada giusta. È difficile essere sicuri degli effetti negativi a lungo termine che le sostanze chimiche possono avere, sia sui nostri corpi sia sul pianeta, quindi è meglio evitarle tutte le volte che è possibile. Come? Ad esempio non utilizzando diserbanti chimici per la cura del prato e del giardino, oppure optando per detergenti naturali per la pulizia della casa.

Usare meno acqua

Risparmiare acqua in casa è uno dei modi più semplici per proteggere l’ambiente. Anche qui puoi fare davvero tanto, basta fare un po’ di attenzione e modificare alcuni atteggiamenti. Per esempio:

  • Chiudi il rubinetto mentre ti lavi i denti.
  • Ripara i rubinetti e gli scarichi che perdono;
  • Raccogli l’acqua piovana e riutilizzala per innaffiare le piante;
  • Accorcia la doccia di qualche minuto o saltala del tutto se non ne hai davvero bisogno quel giorno.
  • Avvia la lavastoviglie o la lavatrice solo quando è piena.

Lascia la tua auto a casa

Sostituire l’auto con altri mezzi come bicicletta oppure con i tuoi piedi ha un impatto immediato non solo sulla riduzione dell’anidride carbonica ma anche sulla tua forma fisica e sulla tua salute.

Lavare e igienizzare i vestiti in modo ecologico

Molti sistemi per il lavaggio dei vestiti utilizzano sostanze dannose per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Se vuoi ridurre l’impatto ambientale della pulizia dei tuoi indumenti, opta per sistemi di lavaggio e detergenti di tipo ecologico oppure per tecnologie di sanificazione avanzate come la Sanibox che trovi sul nostro shop. Si tratta di una cabina di igienizzazione rapida per capi d’abbigliamento che sfrutta la nebulizzazione di una speciale nebbia secca, che si diffonde in maniera uniforme sugli abiti al suo interno e li igienizza in profondità, senza danneggiarli in alcun modo e soprattutto senza danneggiare l’ambiente.

Cosa fa Sanismart per l’ambiente

Sanismart è un’azienda che si occupa di sanificazione e igienizzazione di ambienti sia pubblici sia privati.  Il nostro compito principale è, quindi, quello di far vivere le persone in un ambiente più sano e più pulito, proprio come vogliono le organizzazioni e le associazioni ambientaliste che sostengono la Giornata Mondiale della Terra. 

Noi come loro crediamo che rendere sicuri gli ambienti nella loro interezza, dalle superfici più accessibili agli spazi meno esposti, sia oggi più che mai un imperativo assoluto. Tutti devono avere la possibilità di muoversi serenamente, senza aver paura di entrare in contatto con qualcosa che possa nuocere alla propria salute. 

Utilizzando invece semplicemente dell’alcool o della candeggina sulle superfici non puoi essere sicuro di aver rimosso tutti i possibili agenti dannosi. Molti virus e batteri in questo modo restano illesi e possono tornare a colpire provocando infezioni e malattie soprattutto nei soggetti più deboli.

Senza il supporto di esperti in sanificazione professionale come noi si rischia non solo di non igienizzare del tutto, ma anche di utilizzare prodotti dannosi per chi li usa e per l’ambiente stesso. I nostri sistemi di sanificazione si basano, invece, sull’utilizzo di perossido d’idrogeno, prodotto che non corrode gli altri materiali e che è del tutto innocuo, a differenza di altri a base di ozono o anche della classica candeggina. Il perossido d’idrogeno è, inoltre, biodegradabile e in soli 45 minuti diventa ossigeno, eliminando ogni rischio in caso di inalazione.

Se vuoi saperne di più su quello che faccio o vuoi ricevere una consulenza gratuita visita il nostro sito oppure inviaci una e-mail all’indirizzo info@sanismart.it: la battaglia per un mondo più sano e più pulito passa anche attraverso la sanificazione e igienizzazioni degli spazi in cui viviamo.

Tipi di batteri più pericolosi per l’uomo: come prevenire le contaminazioni?

Risale al 2017 la notizia di una pensionata del Nevada deceduta a seguito di un’infezione causata da un batterio, la Klebsiella pneumoniae, risultato resistente a oltre una ventina di antibiotici. Questo ed altri episodi simili hanno portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a riflettere sulla pericolosità dei batteri con cui veniamo a contatto quasi quotidianamente, creando una vera e propria lista dei tipi di batteri più pericolosi per l’uomo. 

Tipi di batteri più pericolosi per l’uomo: la lista

Andiamo ora a conoscere più da vicino alcuni dei tipi di batteri più pericolosi per l’uomo. Lo scopo di queste informazioni, ovviamente, non è quello di seminare il panico, ma di prevenire le contaminazioni e, quindi, di difendersi.

Salmonella

Esistono diversi ceppi (sierotipi) del batterio della Salmonella all’interno delle due specie principali. Alcuni di questi vivono solo all’interno dell’ospite, altri invece possono colonizzare gli esseri umani e gli animali. Gli esseri umani, in particolare, possono incontrare il batterio della Salmonella attraverso il contatto con animali infetti, oppure attraverso cibi poco cotti. Quando questo accade, è possibile andare incontro a salmonellosi, un’intossicazione alimentare caratterizzata da febbre, dolore addominale, nausea e diarrea.  

Helicobacter pylori

Questo batterio colonizza il rivestimento dello stomaco e si stima sia presente fino a due terzi della popolazione umana, di solito senza alcun sintomo. Tuttavia, quando si infiamma può provocare ulcere allo stomaco, che di solito richiedono un trattamento antibiotico. 

Campylobacter 

I batteri Campylobacter si trovano naturalmente nel corpo di molti animali che mangiamo e, quindi, la via di trasmissione all’uomo è solitamente attraverso la carne cruda o poco cotta. Il batterio può essere ucciso facilmente dal riscaldamento, ma una volta introdotto nel corpo può portare a gravi sintomi di intossicazione alimentare e complicazioni aggiuntive. 

Enterobatteriacee

Si tratta di una famiglia ampia e diversificata di batteri che solitamente abitano l’intestino umano. La maggior parte sono innocui (i cosiddetti batteri “amici”), ma ci sono anche alcuni agenti patogeni pericolosi e sgradevoli, tra cui Salmonella, E. coli, Klebsiella e Shigella che stanno, fra l’altro, mostrando resistenza anche al gruppo più potente di antibiotici: i carbapenemi. 

Pseudomonas aeruginosa

Questo batterio può vivere in una vasta gamma di ospiti, comprese le piante. Negli esseri umani tende a essere un patogeno opportunista che si incontra principalmente in ambito sanitario. È ufficialmente “resistente a più farmaci” ed è quindi collocabile tra le minacce più critiche che dobbiamo affrontare, in quanto resistente a diversi antibiotici di “ultima risorsa” come i carbapenemi e le cefalosporine di terza generazione. Alcuni scienziati temono che questo batterio possa diventare nel tempo incurabile e pericoloso per la vita.

Neisseria Gonorreae

Responsabile della gonorrea a trasmissione sessuale, questo batterio si mostra oggi particolarmente resistente anche ad antibiotici come penicilline, tetracicline, chinoloni e antibiotici macrolidi. Più recentemente, il batterio ha mostrato resistenza anche alle cefalosporine di terza generazione, pertanto viene ufficialmente considerato dall’OMS come un batterio “multi-resistente”.

Enterococcus faecium

Batterio molto comune nell’intestino umano, l’Enterococcus faecium vive in genere pacificamente dentro di noi senza provocare danni. Tuttavia, in alcuni casi, può diventare patogeno, causando gravi malattie come infezioni del tratto urinario, infezioni del sangue e meningite. Ha una resistenza intrinseca a diverse classi di antibiotici, come penicilline e cefalosporine, ma è noto soprattutto per la sua resistenza all’antibiotico vancomicina. 

Stafilococco aureo 

La maggior parte dei ceppi di Staph aureus (questo il suo nome in breve) vive in modo innocuo sulla pelle e sulle pareti del naso e delle vie aeree. Tuttavia, può diventare patogeno se penetra più in profondità, ad esempio attraverso le ferite. In ambito sanitario, è emerso un ceppo che causa seri problemi: lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina, o MRSA. Questo “superbatterio”, resistente anche a molti degli antibiotici “di ultima istanza”, è stato trovato spesso anche al di fuori delle strutture sanitarie e per questo costituisce un grave pericolo per l’uomo.

Acinetobacter Baumannii

Questo batterio potrebbe essere considerato il “nemico pubblico numero uno”. Si trova, infatti, nella lista critica per gli antibiotici di ultima generazione, avendo sconfitto anche carbapenemici di “ultima risorsa”. Quando entra in contatto con l’uomo, provoca polmonite e infezioni delle ferite, che possono portare a infezioni del sangue non curabili (sepsi). Presente soprattutto in ambito sanitario, è associato in genere ad un’elevata mortalità.

Come sconfiggere i batteri 

Come abbiamo appreso dalla lista precedente, molti dei tipi di batteri più pericolosi per l’uomo stanno diventando sempre più resistenti agli antibiotici. In risposta, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha invitato le aziende farmaceutiche a sviluppare urgentemente nuovi farmaci e in generale tutti i cittadini e le imprese a potenziare le misure di igienizzazione e sanificazione degli ambienti, soprattutto quelli sanitari, a scopo di prevenzione.

Tuttavia, la lotta contro i germi multi resistenti o “super batteri” è solo all’inizio. Alcuni dati mostrano, ad esempio, come anche in uno dei paesi industrialmente più avanzati, la Germania, ci siano da 30.000 a 35.000 pazienti che ogni anno sviluppano infezioni in ospedale a causa di organismi multi resistenti. Di questi, una percentuale fra il 3 e il 13 per cento con esito fatale!

Ecco perché l’OMS ha chiesto ad Università, aziende farmaceutiche e tutti coloro che lavorano nel campo della prevenzione delle infezioni di intensificare i propri sforzi nel contrastare la diffusione e la pericolosità di questi e altri tipi di agenti patogeni.

Come eliminare i germi dalle superfici della tua casa

Sarai d’accordo con noi che il primo passo per prevenire la diffusione di germi e batteri inizia, soprattutto, dal tenere perfettamente pulita e igienizzata la propria abitazione. Ecco alcuni consigli pratici su come fare.

Inizia dalla lavatrice

Pensi che la lavatrice sia uno dei luoghi più puliti della casa? Purtroppo, dobbiamo deludertì.  Il bucato sporco può, infatti, diffondere batteri e virus anche all’interno dell’oblò. Per non parlare poi delle muffe che si possono formare a causa del ristagno di acqua all’interno dei tubi, delle guarnizioni e del cestello. Per evitare contaminazioni, fai un lavaggio con acqua e candeggina almeno una volta alla settimana.

Cambia spesso gli asciugamani

Gli asciugamani devono essere usati sempre da una sola persona e devono essere cambiati almeno una volta a settimana o dopo ogni utilizzo se qualcuno è malato. Devono inoltre essere lavati separatamente dalla biancheria intima e da altri indumenti.

Tieni i germi fuori dalla camera da letto

Lava tutte le lenzuola almeno una volta alla settimana in acqua calda e separatamente dagli altri capi. Abbi inoltre cura a tenere cibo e snack lontano dal letto: le briciole attirano, infatti, muffe e batteri.

Igienizza anche gli accessori

I germi si trovano soprattutto nei luoghi con cui entriamo in contatto più spesso, come telefoni, telecomandi TV e tastiere del computer. Quando esegui la pulizia giornaliera, non dimenticare di pulirli con acqua e detersivo igienizzante adatto allo scopo.

Pulisci manopole e ringhiere

I germi si diffondono rapidamente su tutte le superfici che vengono toccate con più frequenza, come maniglie delle porte, ante degli armadi, ringhiere, rubinetti, interruttori della luce e lampade da tavolo. Non dimenticare quindi di igienizzare queste superfici almeno una volta alla settimana o più spesso se qualcuno nella tua famiglia è malato o hai ospiti. 

Disinfetta le stanze dei bambini

I bambini entrano molto più facilmente a contatto con germi, virus e batteri. Una volta alla settimana, lava in profondità tutte le superfici della stanza del tuo bambino usando prodotti igienizzanti. Se hai un neonato in casa, assicurati di pulire bene l’area per il cambio dei pannolini, le sponde e le doghe della culla e i giocattoli di plastica. Lascia il disinfettante in posa per almeno 30 secondi, quindi strofina bene con carta assorbente o un panno.

Igienizza il lavello della cucina

Il lavello della cucina è il secondo posto in cui si annidano di più germi e batteri. La spugna da cucina, poi, è senza dubbio il primo. I batteri delle carni crude e di altri alimenti prosperano e crescono nel lavandino. Usa, quindi, in abbondanza i prodotti igienizzanti e, per quanto riguarda la spugna, cambiala spesso e, fra un cambio e l’altro, lavala e mettila ed asciugare nel microonde per almeno due minuti ogni giorno.

Mantieni puliti i piani di lavoro

Oltre al lavello, anche i piani di lavoro della tua cucina possono essere luogo privilegiato per batteri multi resistenti. Abbi,pertanto, cura di pulirli ogni volta dopo aver preparato il cibo. Per prima cosa, lavali con acqua calda e sapone per eliminare tutta la sporcizia che puoi vedere. Quindi usa una soluzione di acqua e candeggina per disinfettare. Lasciali, infine, asciugare all’aria. Infine, per aiutare a mantenere i tuoi ripiani puliti, igienizzati e privi di germi, non metterci sopra la borsa, il laptop, il telefono, la posta o qualsiasi altra cosa.

Non dimenticare il frigorifero

Mantieni pulito il tuo frigorifero lavando le pareti interne, le porte e gli scaffali con acqua calda e sapone almeno una volta al mese. Per eliminare gli odori, utilizza una miscela di metà acqua e bicarbonato oppure aceto bianco. Lascia quindi arieggiare il frigorifero per alcune ore ed elimina sempre subito le briciole e le perdite di cibo. 

Lava in profondità i sanitari del bagno

Prepara un detergente multiuso per il bagno mescolando due cucchiai di detersivo per piatti, due cucchiai di ammoniaca e un litro di acqua tiepida. Usalo per la vasca, il lavandino, i pavimenti e la doccia. Sciacqua poi con acqua pulita. Una pasta di bicarbonato di sodio può aiutare, invece, a eliminare i segni nel lavandino o nella vasca. L’uso di un tergivetro sulle pareti della doccia dopo ogni doccia aiuta, infine, a fermare la formazione di muffe e funghi.

Chiudi il coperchio della toilette

Lasciare il coperchio della toilette alzato quando tiri lo sciacquone può diffondere la materia fecale e i germi in tutto il bagno, persino nello spazzolino da denti. Per limitare i germi nocivi, pulisci il water ogni settimana e tieni il coperchio abbassato. Usa un panno umido e un detergente multiuso per lavare il coperchio, il sedile e l’esterno della ciotola. Quindi, usa uno scopino e il detergente per strofinare all’interno della ciotola. Non dimenticare mai i guanti.

Non tralasciare corridoi e tappeti

Quando cammini per casa con le scarpe, ritrovi tutto ciò che hai calpestato all’esterno, inclusi E. coli e altri batteri che possono causare malattie. L’ideale sarebbe quindi quello di togliere sempre le scarpe davanti alla porta o di utilizzare dei copri scarpe. Se, invece, indossi le scarpe all’interno, passa l’aspirapolvere sui tappeti e lava i pavimenti con candeggina almeno una volta alla settimana.

Come usare i prodotti per la pulizia della casa per eliminare germe e batteri

I prodotti per la pulizia e igienizzazione della casa non sono ovviamente tutti uguali, ma ce ne sono alcuni che sono più efficaci di altri. 

A tal proposito, occorre dire, prima di tutto, che “pulire” o “igienizzare” non sono sinonimi di “disinfettare” o “sanificare”. La sanificazione è, infatti, possibile solo attraverso l’utilizzo di tecniche e di prodotti di tipo professionale ed è l’unica che riesce a ridurre il rischio di malattie e contaminazioni uccidendo il 99,9% dei germi, virus e batteri.

Inoltre, nessun prodotto può igienizzare o disinfettare adeguatamente una superficie sporca, quindi è sempre bene assicurarsi di pulire prima in profondità le superfici usando del comunissimo sapone.

Dal punto di vista dei prodotti che si trovano abitualmente in commercio, la candeggina diluita è sicuramente il miglior rimedio per la rimozione di ogni tipo di agente patogeno. Tuttavia, può causare danni a superfici porose e tessuti. In tal caso puoi provare con bicarbonato, aceto o altro prodotto specifico.

Ogni volta che acquisti un prodotto igienizzante al negozio o al supermercato, leggi bene l’etichetta per vedere se è riconosciuto dal Ministero della Salute come presidio medico per contrastare la proliferazione di agenti patogeni e quali ceppi di batteri e virus uccide. 

Quale detergente per la casa fai-da-te uccide il coronavirus?

Il coronavirus, come si intuisce dal nome, non è un batterio ma un virus, tuttavia molti prodotti igienizzanti possono essere utili anche per contrastare la sua diffusione nelle case.

In alternativa, puoi usare anche un detergente fai da te realizzato con 1/3 di normale candeggina a base di cloro (ipoclorito di sodio) e acqua. Per l’uso, ricordati però di indossare i guanti in lattice o i guanti in nitrile monouso e di non riutilizzare i residui del preparato così ottenuto il giorno successivo.

Il perossido di idrogeno uccide virus e batteri?

Il perossido di idrogeno è un disinfettante stabile ed efficace contro un’ampia varietà di microrganismi, inclusi batteri e virus, e può essere utilizzato su tutte le superfici dure e non porose. 

Per l’uso a livello domestico è possibile trovare in commercio soluzioni al 3%, il perossido di idrogeno da utilizzare così com’è, direttamente dalla bottiglia. Tuttavia, la pulizia e sanificazione professionale che vede la combinazione di perossido di idrogeno e dispositivo nebulizzante come quella effettuata da Sanismart è sicuramente molto più efficace.

Il prodotto, inoltre, non corrode nessun materiale ed è del tutto innocuo a differenza di altri a base di ozono, o anche della classica candeggina. Inoltre, è biodegradabile e in soli 45 minuti diventa ossigeno, eliminando ogni rischio in caso di inalazione. È, tuttavia preferibile tenerlo lontano dai tessuti durante la pulizia e indossare guanti per proteggere le mani.

L’alcool disinfetta le superfici?

L’alcool isopropilico è un disinfettante efficace contro molti agenti patogeni, incluso il coronavirus, purché la concentrazione sia del 70%. La maggior parte dei disinfettanti a base di alcool sono costituiti da concentrazioni che possono variare dal 60 al 99%. Per uccidere rapidamente il coronavirus sulle superfici, il 70% è il migliore: l’alcool puro (100%) evapora, infatti, troppo rapidamente per essere efficace.

L’aceto può uccidere i germi?

L’aceto non ha la capacità di uccidere gli agenti patogeni quindi non può essere usato per disinfettare. Tuttavia, i prodotti per la pulizia contenenti aceto possono essere utili in alcuni casi, anche se risultano efficaci contro la maggior parte dei batteri e dei virus, come quello dell’influenza o il coronavirus. L’aceto bianco non diluito può, ad esempio, funzionare su alcuni tipi limitati di batteri, ma non è il modo migliore per ottenere superfici prive di germi. 

Come rimuovere i germi dai tessuti

I tessuti sono superfici porose, quindi è più difficile uccidere i germi su di essi rispetto ad esempio a superfici lisce e non porose. Alcuni prodotti igienizzanti spray per tessuti (compresi quelli di tende, sofà e tappeti) che si trovano in commercio possono ovviamente aiutare, anche se con essi i germi possono essere notevolmente ridotti, ma non del tutto eliminati. 

Un altro modo per uccidere i batteri sui tessuti è lavarli e asciugarli nei cicli di sanificazione in lavatrice e asciugatrice, se i tuoi modelli li hanno. In caso contrario, prova un disinfettante per bucato da aggiungere al ciclo di risciacquo per uccidere i batteri durante il lavaggio. 

Cosa uccide i germi nell’aria?

Il modo migliore per rimuovere i germi nell’aria è migliorare la circolazione dell’aria negli ambienti chiusi, in modo che l’aria fresca sostituisca regolarmente l’aria carica di germi. L’apertura delle finestre aiuta sicuramente, tuttavia potrebbe non essere sempre possibile. 

In tal caso, puoi provare con disinfettanti per aria spray oppure utilizzare un purificatore d’aria per tutta la casa o una stanza dotato di tecnologie interne per uccidere batteri e virus nell’aria che aspira, in modo che l’aria che espelle sia priva di questi agenti patogeni. Non tutti i sistemi di purificazione dell’aria, però, uccidono i germi e sono efficaci solo se fanno circolare una quantità significativa di aria pulita nella stanza in un breve periodo di tempo.

Posso uccidere i germi con il calore? 

Solo il calore, non il freddo, può uccidere i germi. Le basse temperature, infatti, possono rendere inattivi batteri e virus, ma una volta che si scaldano tornano attivi. I cicli di sanificazione di lavatrice, asciugatrice e lavastoviglie sono efficaci antibatterici per il bucato e le stoviglie, così come un vaporizzatore per pavimenti e altre superfici domestiche, a condizione che il vapore venga a contatto con la superficie per un periodo di tempo sufficientemente lungo. 

Ad oggi, ad esempio, i dispositivi domestici che funzionano con il calore non sono riconosciuti dall’EPA come un modo efficace per uccidere il coronavirus, dato che per uccidere il virus SARS-CoV-2, una superficie deve essere esposta a una temperatura di almeno 70 gradi per tre minuti o fino a 20 minuti se la temperatura è di 60 gradi.

I dispositivi a raggi UV domestici possono uccidere i germi in casa?

Negli ospedali si utilizzando potenti dispositivi a raggi UV per uccidere i germi sugli strumenti chirurgici e nelle stanze. La lunghezza d’onda più efficace è UV-C (rispetto a UV-A e UV-B) perché è la lunghezza d’onda più corta (da 200 a 280 nanometri) e con un’elevata energia per uccidere batteri e spore e inattivare virus. 

I dispositivi di igienizzazione UV domestici, tuttavia, sono meno potenti di quelli utilizzati negli ospedali e alcuni possono persino comportare rischi per la sicurezza. Il loro utilizzo può essere valido per sanificare piccoli oggetti come chiavi e suppellettili, ma è del tutto inefficace per superfici più estese.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto quali sono i tipi di batteri più pericolosi per l’uomo e abbiamo appreso come questi siano diventati un rischio concreto per la nostra salute anche a causa della resistenza agli antibiotici. Emblematico in caso dell’anziana in Nevada deceduta per aver contratto un comune batterio in ospedale per debellare il quale non sono risultati utili oltre una ventina di antibiotici diversi.

Tuttavia, questo non significa che non sia possibile prevenire le contaminazioni di germi e batteri, a partire dalle nostre case e da tutti gli spazi in cui viviamo (uffici, scuole, ospedali e così via). Nei paragrafi precedenti ti abbiamo, quindi, fornito una serie di consigli pratici circa come igienizzare gli ambienti della tua casa e quali sono i migliori prodotti da utilizzare per sanificare superfici non porose e tessuti. 

Un prodotto che ti suggeriamo di provare è il sanificatore per l’aria Zefiro X, che puoi trovare anche nel nostro e-shop. Si tratta di un dispositivo appositamente ideato per sanificare canali di condizionamento di ambienti e superfici e che consente una sanificazione attiva h24 anche in presenza di persone ed animali grazie all’utilizzo di 5 tecnologie differenziate:

  1. Tecnologia ad ossidazione fotocatalitica-ICR (Ionizzazione Catalitica Radiante);
  2. Sistema di disinfezione a raggi UV-C (254nm);
  3. Sistema di Ionizzazione;
  4. Sistema al Plasma Freddo;
  5. Sistema di Disinfezione con Tecnologia all’Ozono.

Ciò  detto, è comunque sempre bene sottolineare che per ottenere una sanificazione completa capace di distruggere il 99,9 % dei batteri occorre rivolgersi ad un operatore professionale come Sanismart. Non esitare quindi a contattarci andando alla nostra pagina dei contatti per richiedere un sopralluogo e conoscere la nostra offerta di servizi.