Classificazione virus letali per l’uomo e come difendersi
I virus letali sono una delle più grandi preoccupazioni in materia di sanità.
Si tratta di micro-organismi capaci di causare malattie mortali per essere umani e animali.
Sebbene esistano milioni di virus alcuni sono noti per avere un alto tasso di mortalità e per aver causato epidemie che hanno avuto un impatto significativo sulla salute pubblica a livello mondiale.
In questo articolo, esploreremo i virus più letali al mondo e vedremo come la classificazione di tali virus può aiutare gli esperti a sviluppare strategie per combattere le malattie che causano.
Ti stai chiedendo cosa si intende per virus letali?
La parola “virus” deriva dal latino e significa “veleno”, mentre per letale si intende un virus che in percentuale ha causato la morte di molte persone.
Questi numeri possono variare in base a molteplici fattori come l’età dell’individuo infetto, la salute generale e la presenza di altre malattie o condizioni mediche preesistenti. In generale, la letalità di un virus per l’uomo è molto alta e in alcuni casi può superare il 90%.
I virus letali possono essere delle infezioni causate da virus, batteri, funghi e protozoi. Questi si trasmettono da una persona all’altra attraverso il contatto con gli oggetti, gli animali o l’aria.
Tuttavia, è importante ricordare che tutti i virus letali sono diversi tra loro.
Alcuni sono più facili da trasmettere curare mentre altri possono essere più difficili da trattare. Per questo motivo, è fondamentale conoscere la natura di ciascun virus e assicurarsi di essere adeguatamente informati sui rischi per la salute.
Ad oggi quando si parla di virus letali nella nostra mente appare l’immagine del Covid-19, della paura e della quarantena.
In realtà nel corso della storia sono stati parecchi i virus letali. Vediamo i più famosi.
10 virus letali nella storia dell’umanità
La classifica dei virus più letali nel corso della storia è:
- Peste;
- Influenza Spagnola;
- Ebola;
- Vaiolo;
- Aids;
- Febbre Gialla;
- Morbillo;
- Rabbia;
- Colera;
- Covid-19.
1) Peste
La peste è di sicuro il virus più letale nella storia dell’umanità. Risale agli albori dei tempi è conosciuta per essersi diffusa in tutta Europa e per aver provocato tra i Trecento e il Seicento 200 milioni di morti.
La peste è una malattia infettiva causata da un batterio che attacca le pulci e si trasmette all’uomo attraverso ratti e conigli.
Si racconta che si diffuse a causa di un topo infetto a bordo di una nave mercantile.
Esistono tre tipologie di peste:
- Bubbonica, si concentra prevalentemente nel sistema linfatico. Viene trasmessa all’uomo mediante la puntura di pulci o attraverso il morso di un roditore;
- Setticemica, di diffonde nell’apparato circolatorio raggiungendo ogni centimetro dell’organismo. Si trasmette nello stesso modo della peste bubbonica;
- Polmonare, si localizza nell’apparato respiratorio. Si trasmette mediante tosse e starnuti.
Purtroppo, ancora oggi la peste esiste in alcune regioni dell’Africa e Asia.
2) Influenza spagnola
Il virus “la spagnola” è chiamato così perché apparve in Spagna per la prima volta nel 1918. Si stima che provocò circa 50 milioni di morti di cui 375.000 solo in Italia. Tanto da essere considerata il più grande disastro sanitario della storia per il tasso di mortalità. Superando di gran lunga l’ebola.
I sintomi erano molto simili alla nostra influenza: febbre, mal di gola, naso colante, dolori muscolari e alle articolazioni, tosse secca, diarrea, nausea e insufficienza respiratoria acuta.
Nei casi più gravi i malati venivano colpiti da polmonite batterica che portava prima ad uno stato di delirio e poi al decesso in pochi giorni o addirittura in poche ore.
3) Ebola
L’ebola è nella classifica dei virus più letali non per il numero di persone contagiate quanto per la velocità di ucciderle.
Negli ultimi anni il numero di morti da ebola è di circa 2000 persone. Questo virus micidiale mangia tutto il corpo trasformandolo in un ammasso di semiliquido di particelle virali.
L’ebola agisce su tutti gli organi tranne sui tessuti duri del corpo umano, causa dei grumi di sangue nei vasi sanguigni provocando necrosi nel cervello, fegato, reni, testicoli e mammelle.
Si trasmette per il contatto con il sangue, secrezioni, organi o altri fluidi corporei di animali o persone.
L’unico motivo per cui questo virus non ha fatto una strage mondiale è che agisce così velocemente che non ha il tempo di essere trasmesso a un’altra vittima.
L’OMS ha dichiarato l’ebola la pandemia più complessa.
4) Vaiolo
Il vaiolo è una delle malattie più temute fino al Settecento quando è stato trovato il vaccino per debellarlo.
Ci sono documenti che testimoniano la comparsa di questo virus già nel 10.000 AC, ma questo virus letale è conosciuto perché tra il Cinquecento e il Novecento fu una delle malattie infettive più devastanti tanto da sterminare interi villaggi di indigeni.
Nel 1796 da Edward Jenner, medico e naturalista britannico, incuriosito dal perché gli allevatori di bovini riuscivano a sopravvivere al virus trova il vaccino.
Grazie a questa scoperta il vaiolo è stato (quasi del tutto) debellato. L’ultimo caso risale al 1977, ma l’autorità sanitaria mantiene alta la vigilanza.
5) Aids
L’Aids è il virus dell’Hiv famoso per essere trasmesso attraverso i liquidi biologici di persone come sangue, sperma e latte materno.
Si tratta di un virus molto particolare perché si insedia nel DNA e si replica. Attacca le cellule del sistema immunitario per indebolirle così da aumentare il rischio di infezione da altri virus o batteri.
Seppur siano state trovate cure per sopravvivere al virus sono ancora in corso le cure per eliminarlo completamente. Si stima che circa 50 milioni di persone al mondo sono affette di HIV specie Africa, dove si conta che 5 persone su 100 sono sieropositive.
6) Febbre Gialla
La febbre gialla è stato il primo virus mai scoperto. Conosciuta inizialmente come peste gialla per anni è stata considerata come una delle malattie più pericolose.
Si tratta di una malattia virale (spesso mortale) trasmessa dalle zanzare femmine delle regioni di Africa e Sud America. Entro 6 giorni dall’infezione si manifesta attraverso febbre, brividi, cefalea, dolori muscolari, nausea e vomito.
Se entro un paio di giorni dopo aver contratto il virus non viene debellato si insinuano altri sintomi come dolori addominali, ingrossamento del fegato, ittero, emorragie della pelle, delle mucose e dell’apparato digerente.
Il tasso di mortalità della febbre gialla è pari al 50% e nelle statistiche emerge un dato importante: i turisti non vaccinati sono più esposti al rischio.
L’OMS (L’Organizzazione Mondiale della Sanità) stima che ogni anno da 84.000 a 170.000 persone nel mondo contraggono la febbre gialla e che ne muoiano da 29.000 a 60.000.
7) Morbillo
Oggi molte persone non riconoscono il morbillo come una malattia pericolosa, ma in realtà dopo oltre 50 anni di vaccini resta la causa principale di mortalità infantile.
Sono più di 130.000 i bambini che ogni anno muoiono per i morbillo, specie in Congo, l’Etiopia, l’India, la Nigeria e il Pakistan.
In genere, colpisce bambini di età compresa tra 1 e 3 anni, dopo averlo contratto si diventa immuni per il resto della vita.
I sintomi più diffusi sono: tosse secca, naso che cola e congiuntivite. Dopo 3-4 giorni di aver contratto il virus appare un’eruzione cutanea composta da piccoli puntini rossi dietro le orecchie, sul vino e infine su tutto il corpo.
Il morbillo dura circa 15-20 giorni.
8) Rabbia
La rabbia è un virus con il 100% tasso di mortalità. Si trasmette dall’uomo agli animali come cani, pipistrelli, volpi e procioni attraverso il contatto con le mucose o con la cute ferita.
I sintomi più comuni sono febbre, cefalea e malessere generale. Dopo pochi giorni inizia a manifestarsi la rabbia furiosa e la paralisi. Si aggiungono inoltre stati d’animo di confusione, inquietudine e allucinazioni.
Nonostante nei Paesi occidentali ci siano vaccini per i bambini o da effettuare al momento dell’esposizione al virus i numeri contano ancora 40 mila morti all’anno. Il Paese con il maggior numero di vittime è l’India.
9) Colera
Il colera è un virus conosciuto per la prima volta nel diciannovesimo secolo. In Italia nel 1973 è iniziata la pandemia di colera.
Questa malattia attacca principalmente il sistema digerente, i sintomi principali sono: febbre alta, dolori addominali, vomito e diarrea con conseguente disidratazione del corpo.
Il virus si trasmette per feci e bocca sia in via diretta, ad esempio toccandosi con le mani infette la bocca, sia per via indiretta, ingerendo acqua o alimenti contaminati dalla feci.
Il virus colera oggi ha un tasso di letalità del 50%, in quanto oggi è una malattia molto rara nei paesi sviluppati.
10) Covid-19
Nel 2020 il Covid-19 è stato classificato come Pandemia.
Si tratta di un virus comparso per la prima volta a dicembre del 2019 in Cina a Whuan e poi si è diffuso in 27 Paesi del mondo provocando oltre 25 milioni di morti.
I sintomi variano da variante a variante, ma i più comuni sono: difficoltà respiratoria, dolori muscolari, perdita del gusto, inappetenza, febbre, mal di testa, mal di gola e tosse insistente.
In Italia il primo vaccino anti covid è arrivato a dicembre del 2020, oggi i vaccinati italiani della prima dose sono circa l’86%.
In sintesi, la classificazione dei virus più letali al mondo è un aspetto importante per comprendere le malattie virali e sviluppare strategie efficaci per combatterle. Nonostante il pericolo rappresentato da questi virus, la scienza e la tecnologia stanno facendo passi avanti nella lotta contro le malattie virali e nella prevenzione delle pandemie. La conoscenza dei virus più letali e la comprensione di come si diffondono e come si comportano è cruciale per prevenire e gestire le future epidemie e pandemie.