Igiene e fai-da-te: rischi e possibilità
L’igiene e la sanificazione sono questioni serie, che uniscono privato e pubblico.
Soprattutto in questi anni di pandemia di Covid-19, è divenuto chiaro quanto questi argomenti travalicano i consueti confini tra sfera pubblica e privata. Questo perché solo una corretta igiene e pulizia personale possono garantire una minore diffusione dei virus e dei batteri, oltre che di altre malattie più diffuse di quanto si pensi.
Con igiene e pulizia personale, però, non bisogna intendersi solo l’abitudine di lavare le mani accuratamente (ne abbiamo parlato tempo fa qui). Ci sono anche altre pratiche da seguire, espletare e, soprattutto, ripetere costantemente.
A causa dell’isteria determinata dalla pandemia di Covid-19, numerose pagine web hanno dedicato ampio spazio al “fai-da-te” dell’igiene. Anche se molti canali d’informazione hanno scelto consapevolmente di far da megafono a metodi pseudoscientifici e/o menzogneri, bisogna ricordare l’igiene “fai-da-te” non è un obiettivo impossibile.
Per essere precisi, è possibile adottare una serie di pratiche e produrre una serie di prodotti (saponi, igienizzanti, ecc) con i materiali che abbiamo a casa.
L’igiene fai-da-te non esclude i prodotti sanitari commerciali
Prima di addentrarci nell’igiene fai-da-te, però, dobbiamo fare una precisazione importante.
L’autoproduzione non deve squalificare né cancellare l’esistenza dei prodotti commerciali. In altre parole: l’igiene fai-da-te può essere una soluzione elegante e divertente a casa propria, aiutandoci nel riciclo e consentendoci di sfruttare al meglio tanti prodotti che utilizziamo quotidianamente.
Ma in nessun modo si devono contrapporre l’igiene “fai-da-te” e la sanificazione e igienizzazione commerciale e industriali. Le due possibilità convivono e, soprattutto, hanno campi d’applicazione differenti. Le soluzioni “fai-da-te” hanno la loro dimensione ideale nella sfera privata, soprattutto nelle nostre case. Soluzioni industriali, invece, sono da intendersi per qualsiasi servizi – esercizio commerciale, edificio pubblico, ecc – che coinvolgano un numero di persone elevato.
La competenza e l’esperienza di SaniSmart sono fondamentali e hanno consentito di affrontare l’igienificazione e la sanificazione con metodi nuovi e innovativi, come raccontato quest’altro articolo. Nessuna soluzione “fai-da-te” non può sostituire, in ambiti che non siano privati, il ricorso a tecniche innovative, che combinino il meglio delle conoscenze attuali con l’attenzione per l’ambiente e l’ecosostenibilità.
Igiene fai-da-te: come preparare un sanificante per le mani da soli
Sappiamo che, in assenza di sapone, è possibile disinfettare le mani anche con un disinfettante per le mani a base di alcol (99%) isopropilico con almeno il 60% di alcol per volume. Questa è la ricetta alla base di numerosi liquidi per la sanificazione che troviamo nei luoghi pubblici e delle componenti di prodotti atte all’igienizzazione delle mani.
È possibile replicare questa ricetta con i prodotti che abbiamo in casa? La risposta è sì, sebbene sia necessaria un po’ di attenzione nella realizzazione.
La ricetta che ti suggeriamo per realizzare un disinfettante per le mani da usare in casa come igienizzante “fai-da-te” è la seguente:
Ingredienti:
- Mezza tazza di alcool isopropilico
- Una tazza di aloe vera premuta
- Opzionale: 5/10 gocce di olio essenziale oppure di limone
Prima di cominciare, pensiamo all’aloe vera: se coltivi la pianta o se ne hai comprato le foglie, dovrai pigiarla e pestarla in un mortaio – come quello per il pesto da cucina. Dopo aver ottenuto una poltiglia malleabile, potrai passare a mescolare l’aloe vera con l’alcol isopropilico.
Suggeriamo l’uso dell’alcol isopropilico rispetto al più diffuso alcol etilico denaturato perché quest’ultimo non è adatto né per scopi alimentari né per essere usato con la nostra cute. L’alcol isopropilico è meno aggressivo sulle mani ed è utilizzato per scopi “leggeri”: non a caso in inglese è definito “rubbing alcohol”, cioè “alcol per strofinare”.
A questo punto, mescolate l’aloe vera e l’alcol isopropilico finché il composto non è omogeneo. Se lo desiderate a questo punto potete aggiungere delle gocce di olio essenziale oppure di limone: pur non portando ulteriori effetti al composto, l’aggiunta di uno di questi ingredienti consente di rendere più gradevole il nostro sanificatore “fai-da-te” e il suo odore. Mescolate di nuovo.
A questo punto, dovrete mescolare ancora una volta: il vostro sanificatore “fai-da-te” è pronto. Dovrete trovare un contenitore adatto e sarete pronti.
Igiene “fai-da-te” e i pavimenti: una ricetta
L’igiene “fai-da-te” non dovrebbe indicare solo la preparazione di sanificanti e altri detergenti casalinghi. Piuttosto, riteniamo che anche la pulizia e la cura dell’abitazione debbano rientrare nell’idea dell’igiene “fai-da-te”, intesi come luoghi in cui applicare e imparare regole fondamentali per la pulizia.
Prima di parlare di pulizia della casa, però, è opportuno ribadire come le pulizie debbano essere un compito condiviso e sentito da tutti i membri della famiglia, conviventi o coinquilini. Per quanto possano essere tediose, le pulizie sono necessarie per rendere migliore l’ambiente in cui viviamo e per preservare noi stessi e i nostri cari dalle tante insidie dello sporco e della scarsa salubrità degli ambienti. Nessuno può dirsi “escluso” e, sin da bambini, dovrebbe esserci chiaro che le pulizie sono una “livella”: tutti dobbiamo sentirci ugualmente attivi e coinvolti.
Fatta questa importante premessa, passiamo a proporvi una ricetta (e relative varianti) per realizzare un detergente per i pavimenti “fatto in casa” e rispettoso dell’ambiente.
Ingredienti:
- Bicarbonato
- Alcool denaturato
- Sapone liquido oppure sapone di Marsiglia QB
Per realizzare il vostro detergente per pavimenti “fai-da-te” e igienizzare la vostra casa, dovrete versare dell’acqua in un secchio. Scioglietevi il bicarbonato e l’alcol, per poi mescolare con il sapone liquido oppure il sapone di Marsiglia. La quantità di sapone dipende dai vostri gusti, dalla pulizia del pavimento e da quanto desideriate “rafforzare” la ricetta. A questo punto prendere uno straccio, magari in microfibra, immergetelo, strizzatelo e aggiungete l’ultimo, fondamentale ingrediente: tanto, tanto olio di gomito.
Nel caso abbiate un pavimento con materiali particolari, come gres o cemento, vi suggeriamo di aggiungere un po’ di aceto al composto. Se invece avete scelto parquet o legno, è opportuno alleggerire il composto limitando il sapone (preferibilmente il solo sapone di Marsiglia) ed eliminando l’alcol.
Igiene “fai-da-te”: quando pulire casa?
I detergenti domestici, sia commerciali che “fai-da-te”, contribuiscono a ridurre i germi sulle superfici e diminuiscono il rischio di infezione dalle superfici. In condizioni normali, una pulizia settimanale basta a rimuovere la maggior parte dei virus, dei batteri e dei microrganismi presenti sulle superfici del pavimento e del mobilio.
Una sanificazione per ambienti, anche nel caso di persona positiva da Covid-19, è necessaria ma dev’essere effettuata con dei macchinari adatti – come quelli adoperati da SaniSmart nei contesti commerciali e pubblici e che abbiamo discusso in questo articolo.
Se voi o un vostro convivente doveste risultare positivo in ambito privato, oltre alla cautela imposta dalle norme vigenti e dal buonsenso, di essere particolarmente cauti. Prestate estrema attenzione alla disinfestazione degli ambienti comuni e degli utensili che potreste condividere involontariamente, anche “dividendo” gli oggetti usati dal “positivo” (bicchieri e posate, asciugamani, ecc). Inoltre cercare di arieggiare spesso e abbondantemente la casa, così da far disperdere il virus. Infine, se non vi sentite ancora sicuri, potete ricorrere all’ampia gamma di DPI realizzati da Sanismart.
Una buona pratica che possiamo “ereditare” dal passato è l’abitudine, quando si ricevono visite, di pulire le superfici di porte, mobili, tavoli e sedie attentamente e regolarmente. Maniglie, interruttori e telefoni sono, ben più di lavatrici, frigoriferi e lavastoviglie, dei punti in cui lo sporco può accumularsi. Ciò accade perché si ritengono “secondari”, ma alla prova dei fatti il loro mantenimento è importante quanto una spazzata del soggiorno. Tieni d’occhio anche eventuali computer e in particolare scrivanie, tastiere, mouse e cavi, dove possono accumularsi polvere e microbi.
Togliendo questi casi specifici, la maggior parte della casa dev’essere pulita quando visibilmente sporca e/o quando lo si ritiene necessario (in generale, circa 1-2 volte a settimana). Puoi disinfettare più saltuariamente, ma ovviamente ciò dipende anche dallo stile di vita tuo e di chi abita con te oppure da eventuali contatti con positivi.
Un’ultima cosa: lavarsi le mani dev’essere una regola ovvia e tutti, proprio tutti i tuoi ospiti (oltre a te) dovrebbero essere tenuti a farlo.
SaniSmart ti aiuta nel commercio e nei servizi: scopri come
SaniSmart ti è d’aiuto nell’igiene quotidiana con l’ampia gamma di prodotti DPI: la nostra esperienza ci permette di sviluppare mascherine, guanti e altri dispositivi che possono esserti d’aiuto sia a casa che, soprattutto, nei luoghi pubblici al chiuso oppure laddove ci sia troppa folla.
Dentro casa, invece, possiamo solo esserti d’aiuto e aiutarti a comprendere come poter far sì che qualsiasi negozio, ufficio e altro luogo pubblico abbiamo bisogno della miglior sanificazione e igienizzazione con le tecnologie “no touch” H2O2.
Se lavori presso un ente commerciale, oppure vuoi contribuire a igienizzare qualcuno, non esitare a farci contattare.